Trani, spaccio di droga in famiglia, coinvolto anche 14enne: un arresto e 3 denunce
NEWS DALLA SEZIONE
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
Potenza, cortocircuito in laboratorio università causa incendio: danni
Truffa gasolio a Taranto; sequestrati 2 mln di beni a 5 imprese
i più letti
nel nordbarese
Lucia De Mari
16 Maggio 2020
TRANI - Se da un lato i cancelli sono chiusi, ad arginare ondate di gente e di virus, dall’altra il mare impietoso non ha cancelli, e dunque non risparmia ondate d’acqua e schiuma contro l’antico muraglione. Che cade sempre più a pezzi, incurante di progetti e promesse, finanziamenti e impatti ambientali.
Il muraglione di epoca federiciana, risalente al XIII secolo, è infatti in condizioni sempre più disastrose, e non si intravedono al momento inizi di cantieri, ne’ selfie d’ordinanza. Le fotografie allo stato dei luoghi, invece, sono recentissime, scattate dai primi timidi bagnanti della “Vittoria grande”, che chiedono alla “stampa” di segnalare per l’ennesima volta questa problematica. Cosa che viene fatta da decenni, dato che uno dei primi articoli sullo stato del muraglione della villa comunale fu scritto addirittura dal compianto prof. Benedetto Ronchi negli anni ’70, ed a seguire da tutti gli altri corrispondenti della Gazzetta. E così, attraverso generazioni di corrispondenti e di amministrazioni comunali, si giunge ai nostri giorni: ed il muraglione è quasi allo stremo e necessita di interventi immediati.
Eppure i lavori di contenimento sembravano “imminenti” già qualche mese fa, e addirittura nell’ultimo tratto del 2019 era nata anche una polemica sulle modalità e sul tipo degli interventi, su quanto fossero “invasivi” per la villa comunale stessa.
In particolare "Italia in Comune" aveva chiesto, mediante l'accesso agli atti, notizie più dettagliate sul progetto, apprendendo che si trattava di un “progetto alquanto invasivo che avrebbe rischiato di pregiudicare in maniera, forse perenne, la bellezza architettonica della Villa Comunale e del suo paesaggio; che non avrebbe garantito la fruibilità della stessa alle migliaia di concittadini che la frequentano quotidianamente. La Sovrintendenza ha diffidato il Comune di Trani affinché bloccasse i lavori, richiamandolo al rispetto delle norme”.
Una notizia che era stata smentita dall'assessore ai Lavori Pubblici, Mimmo Briguglio, che invece aveva dichiarato “che la Sovrintendenza ha già espresso alla Regione Puglia parere di non assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale del progetto per quanto riguarda i lavori di ripascimento di quel tratto di litorale. Va da sé che, una volta che la ditta aggiudicataria avrà trasmesso l'esecutività dell'intervento così come proposto, sarà richiesta alla Soprintendenza formale richiesta di autorizzazione così come prevede l'art. 21 del decreto legislativo 42/2004 essendo la villa sottoposta a tutela”.
Nello scorso mese di febbraio, quando il Covid 19 non aveva ancora fatto irruzione nelle nostre vite, le cavità si erano allargate e, soprattutto, si era accentuato il rigonfiamento delle pietre al piede del muraglione sotto la pressione della porzione superiore, lasciando intravedere anche le infiltrazioni in cemento che si eseguirono nel 2011, senza un vero e proprio progetto organico di rigenerazione e ripascimento di quello e altri luoghi.
Ma oggi l'azione erosiva del mare continua, mentre incede la lentezza burocratica ed amministrativa con cui si sta portando avanti il procedimento. Forse anche questo è da addebitare all’emergenza dovuta al coronavirus?
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su