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Andria, partorisce in casa assistita al telefono dal 118: benvenuta Lea

 
Redazione online

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Andria, partorisce in casa assistita al telefono dal 118: benvenuta Lea

E' successo tutto così all'improvviso. Il papà ha chiamato il 118 e in attesa dell'arrivo dell'ambulanza si è lasciato guidare dalla voce della infermiera della centrale operativa

Domenica 26 Aprile 2020, 12:04

ANDRIA - Lea è nata in casa, in pochi minuti mentre sua madre Graziana e suo padre Giuseppe seguivano le indicazione dei medici e degli infermieri del 118. «E' successo tutto così all'improvviso, i dolori sono stati da subito molto forti e non siamo riusciti a muoverci per raggiungere l'ospedale - racconta mamma Graziana - allora mio marito ha chiamato il 118 e in attesa dell'arrivo dell'ambulanza si è lasciato guidare dalla voce esperta della infermiera Anna Disabato della centrale operativa. Quando sono arrivati i colleghi Lea era appena nata».

 «L'immagine più bella possibile ci ha accolti quando siamo arrivati - raccontano la dottoressa Maria Grazia Garribba e l'infermiere Michele Massaro - la mamma e la figlia erano abbracciate ancora con il cordone ombelicale attaccato. Abbiamo verificato le condizioni cliniche di entrambe e abbiamo constatato che stavano bene. La bimba era correttamente riscaldata e abbiamo portato entrambe all'ospedale Bonomo di Andria».

Lea è nata nella notte tra il 23 e il 24 aprile ed è una secondogenita: «Ringraziamo tutto il personale di primo soccorso che ci ha assistito in questo momento così bello e così emozionante - dice mamma Graziana - sono stati capaci di sostenere le nostre paure e di guidarci anche al telefono. Mio marito ha superato tutti i suoi timori e le sue paure e, aiutato e sostenuto dagli operatori del 118 al telefono, ha fatto nascere la sua bambina».

Al coro delle emozioni legate a questa bella storia si unisce il Direttore Generale della Asl Bt Alessandro Delle Donne: «Facciamo alla famiglia e alla piccola Lea i nostri più grandi auguri, tutte le nascite in questo periodo di difficoltà sono segno di speranza ma questa ha sicuramente la capacità di raccontare come la bellezza della vita riesce a imporsi».

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