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Marilena Pastore
08 Marzo 2020
ANDRIA - La prefettura di Barletta – Andria – Trani ha concesso un ulteriore finanziamento di 600mila euro per la ultimazione della Questura ad Andria. La somma è stata acquisita dal comune di Andria con la deliberazione 34/2020 del 3 marzo scorso del Commissario straordinario. Con la stessa deliberazione la gestione commissariale rende nota l’approvazione del quadro economico della perizia di variante numero 2 e la presa d’atto della relazione giustificativa del direttore dei lavori con l’integrazione finanziaria di 600mila euro ora assicurata dalla Prefettura della Bat. «E’ un ottimo risultato per la questura, ma non basta».
È il parere di Cesareo Troia, esponente di Europa Verde che aggiunge: «Con la notizia del finanziamento Ministeriale necessario al completamento dell’immobile, di circa 600 mila euro, da adibire a sede della Questura, Andria potrà godere di un ulteriore presidio di legalità necessario ad una città ormai allo sbando sotto il profilo della sicurezza. Chiaramente molto altro ci sarà da fare per migliorare l’attività di controllo dell’ordine pubblico della stessa città. Ormai le norme del codice della strada, vedi casco, cinture, guida con il cellulare, divieti di sosta e fermata potendo fare una sintesi si può tranquillamente asserire che Andria è ormai in un regime di anarchia. Spero che al contempo gli oltre 4 milioni destinati alla costruzione di un plesso a fianco alla sede della questura da destinare alla Polizia stradale, possano partire al più presto avendo come centrale appaltante la Prefettura di Barletta-Andria-Trani. Auspico, quindi che la prossima amministrazione comunale finalmente con la questura diventata operativa, possa interagire direttamente con il Ministero dell’Interno, affinché i cittadini andriesi possano sentirsi sempre più garantiti dalle forze dell’ordine».
«Auguro inoltre che lo stesso positivo esito possa esserci per l’Arma dei Carabinieri – conclude Cesare Troia - atta a garantire una sede più dignitosa. Sono sicuro che tra i presidi di legalità presenti sul territorio e tutte le forme di finanziamento sulla sicurezza che potranno attingersi, da desinare al pubblico e ai privati, saranno in grado di assicurare maggiore vivibilità ad una città co-capoluogo di provincia con oltre 100mila abitanti, partendo dalla videosorveglianza».
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