Sabato 06 Settembre 2025 | 21:09

Se i candidati alla maturità sbagliano... mascherina

 
Anna Langone

Reporter:

Anna Langone

Taranto, quattromila mascherine donata da un negozio di cinesi al Comune

L’esame di Stato è l'ingresso dei ragazzi nella vita, ma le prove appena iniziate quanto riflettono la maturità dei... maturandi?

Giovedì 17 Giugno 2021, 15:43

L’esame di Stato è l'ingresso dei ragazzi nella vita, ma le prove appena iniziate quanto riflettono la maturità dei... maturandi? Bisognerebbe interrogarsi, in verità, anche su genitori, famiglia, contesto sociale, perché ai giovani stressati e straniti da mesi di Dad non si può gettare addosso tutta la croce dell'impreparazione, un'inadeguatezza non tanto riferita alle materie scolastiche, quanto alla capacità di affrontare e costruirsi il futuro.

A rivelare falle impensabili nell'attrezzatura mentale e psicologica di chi è tornato in classe in questi giorni sono proprio i diretti interessati, che hanno risposto a un sondaggio del portale skuola.net, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione sulla maturità al sicuro della Polizia postale.

Mille i ragazzi dell'ultimo anno delle superiori intervistati ma, si sa, in indagini e statistiche non si parte da grandi numeri e i risultati dicono a sufficienza quanto poco gli studenti abbiano imparato dalla pandemia e su come muoversi per fronteggiarla, anche in questa fase di zone bianche. Bene (anzi male), circa 1 ragazzo su 5 non sa come scegliere la mascherina da indossare, ignora che quella chirurgica sia da preferire, che la Ffp2 sia inadatta a essere indossata per più ore, che le mascherine comunitarie siano vietate.

Non basta: solo il 46% degli intervistati è informato del fatto che, come stabilito dal Comitato tecnico scientifico, sia possibile abbassare la mascherina durante l'orale, a condizione che si osservi il distanziamento fissato a 2 metri da ogni altra persona presente in aula, anche se vaccinata (ma di questo è al corrente solo il 47% di chi ha risposto all'indagine).

L'8% dei maturandi contattati pensa di potersi portare il gruppo di amici a sostenerlo, solo il 77% sa che è ammesso un solo accompagnatore, ma non mancano i disinformati più «severi», sicuri di dover sostenere il maxi orale da soli davanti alla Commissione esaminatrice. Altra lacuna è credere di dover affrontare la misurazione della temperatura all'ingresso dell'istituto: 1 su 4 dei ragazzi è consapevole che non avverrà, perché lo stato di buona salute dovrà essere attestato dall'autocertificazione, essenziale per sostenere l'esame oltre che per entrare nella scuola.

Il sito che scrive scuola con k come nei messaggini rivela anche un altro aspetto di questa seconda maturità anomala: la maggior parte dei ragazzi vorrebbe non fare affatto la prova, perché se è vero che i temuti scritti sono scomparsi, sostituiti da quell'elaborato su cui verte parte dell'orale, preoccupano le domande sulle competenze trasversali, quelle sul testo già oggetto di studio, intimorisce insomma la verifica di una preparazione che sentono di non aver potuto curare e controllare a sufficienza.

E allora la loro richiesta è di abolire del tutto l'esame che, se si chiama «di Stato», una ragione c'è ed è nell'articolo 33 della Costituzione: «E' prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale». Per ora però non sono all'orizzonte proposte di modifica, per i ragazzi che almeno una volta avranno avuto fra le mani la Carta costituzionale senza darle una scorsa, si potrebbe forse ipotizzare una qualche reprimenda, ma con quale coraggio, se a voler essere buoni è tutto il sistema scuola a non meritare la promozione?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)