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Causa Coronavirus avremo un San Silvestro senza mezzanotte

 
Carmela Formicola

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Carmela Formicola

palco gigi d'alessio

La mezzanotte quest’anno è una variabile indipendente. Dopo aver fatto nascere il Bambinello tra le 19 e le 20 per sottrarci alla mannaia delle restrizioni anti Covid, possiamo festeggiare l’arrivo del nuovo anno all'ora che più ci piace

Mercoledì 30 Dicembre 2020, 14:47

Il conto alla rovescia possiamo farlo anche alle 8 di sera. Che se abbiamo chiamato gli amici, stappiamo, brindiamo ed entro le 22  se ne possono rientrare  tranquilli  a casa loro.  La mezzanotte quest’anno è una variabile indipendente.  Dopo aver fatto nascere il Bambinello tra le 19 e le 20 per sottrarci alla mannaia delle restrizioni anti Covid, possiamo festeggiare l’arrivo del nuovo anno all'ora che più ci piace.  L’esattezza dei simboli e dei rituali è una delle abitudini sacrificate in un anno che si è decisamente preso una parte di noi, della nostra socialità, delle nostre gioie, del nostro buonumore.
Ma basta piangerci addosso: con un po’ di (in)sana  fiducia nei giri di boa, negli inizi, negli stati nascenti, siamo sempre più convinti che con la fine del 2020 finirà anche la sfiga. In quest’ottica la mezzanotte che mette fine all'anno in corso (e dunque alla favolosa stagione di sfortuna)  potremmo anche celebrarla adesso e non se ne parli più. Per i tradizionalisti, ahinoi, fare le cose come da copione sarà difficile. Innanzitutto le 12 portate del cenone, che di norma fai quando intorno al tavolo ci sono tante persone, parenti, amici, bambini, e ci si abbuffa felici. Ora te li vedi due, tre superstiti rimpinzarsi con 12 pietanze diverse, zampone, lenticchie, gamberoni, pandoro e tutto il resto?

Così poi devi cominciare il 2021 in bagno e ti convinci che il tunnel è tutt'altro che finito. E quelli che se non glielo diceva Carlo Conti su Rai 1 che stava scoccando la mezzanotte non facevano saltare il tappo dello spumante?
Niente dirette tivvù, niente festacchioni  musicali dalle piazze d’Italia trasmessi su tutti i canali televisivi possibili. Domani i meno romantici programmeranno la sveglia sul telefonino, i più affettuosi si telefoneranno tra loro a un orario attendibile, i più arrabbiati se ne andranno a dormire appena gli viene sonno, che in fondo cosa c’è da festeggiare?
E a proposito delle dirette tivvù, non possiamo dimenticare che Bari e le città lucane sono state per molto tempo il palcoscenico nazionale del buonanno scelte da Rai e Mediaset, con tutto ciò che ha significato in termini di immagine, di indotto, di economia. Ecco perché oggi censiamo l'ultimo grido di dolore di albergatori, tassisti, locali, manodopera che chiudono il 2020 molto più poveri e assolutamente spaventati, come tantissimi altri  lavoratori e aziende. Ma forse tutti noi abbiamo dentro lo spavento, per ciò che abbiamo vissuto in questi lunghi mesi, per un nuovo anno che inizia con la sua eredità di incognite.

Torniamo dunque alla scaramanzia e a quello che ogni volta abbiamo fatto per augurarci buona fortuna: il vischio, le monete di cioccolato, le mutande rosse, i fuochi d'artificio. Pensiamoci: 12 mesi fa tutti i nostri gesti apotropaici sono naufragati miseramente. Quindi troviamoci nuove formule di superstizione. In alcune isole del Pacifico, ad esempio, si tengono le luci accese per scacciare gli spiriti maligni (per stare sicuri sicuri le possiamo anche spegnere a Primavera). In certi Paesi dell’America latina invece si usa passare il 31 dicembre e anche parte del primo gennaio a pulire casa, sempre per spazzare via le energie negative. Può funzionare. E se ti viene il colpo della strega mentre passi la scopa elettrica sotto il letto?  «Non saprai mai se la tua cattiva fortuna ti ha salvato da una fortuna ancora peggiore»: ispirati da Cormac McCarthy, lo straordinario scrittore americano autore tra l'altro di «Non è un Paese per vecchi», attraversiamo con calma  il tempo che ci aspetta in quella mezzanotte privata che più ci rende felici. 

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