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Chiara Tarantino ora punta a Parigi: si va per i 100 «stile» alla salentina

Chiara Tarantino ora punta a Parigi: si va per i 100 «stile» alla salentina

 
Patrizia Nettis

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Patrizia Nettis

Chiara Tarantino ora punta a Parigi: si va per i 100 «stile» alla salentina

Chiara Tarantino, la seconda da sinistra (foto Giorgio Scala)

La donna più veloce d’Italia nella distanza più celebre del nuoto viene dalla Puglia. «Il record della Pellegrini? Lo ammetto, è il mio obiettivo»

Venerdì 21 Aprile 2023, 13:28

Quando tocchi davanti a tutte nella gara regina hai davvero per le mani lo scettro che può far virare la carriera verso i sogni più belli. La donna più veloce d’Italia nella distanza più celebre del nuoto viene dalla Puglia. Con il titolo italiano nei 100 stile libero ai campionati tricolori primaverili di Riccione Chiara Tarantino si consacra tra le più promettenti velociste dell’Italnuoto. Non è una sorpresa, certo, perché già da tempo la 19enne salentina è emersa tra le più forti, ma l’oro agli Italiani è la conferma di un talento che sta fiorendo con forza sempre crescente. L’atleta di Fiamme Gialle e In sport rane rosse ha chiuso con 54.40, al di sopra del tempo limite previsto per i Mondiali di Fukuoka di luglio (53.96), ma il crono è lì, a portata di bracciata, e Tarantino può centrarlo a giugno al «Sette Colli» di Roma. Intanto si gode il primo tricolore e anche l’oro nella staffetta 4x100 misti con le compagne di squadra della Guardia di Finanza con un tempo che è anche nuovo primato italiano. Tarantino ha nuotato a stile in ultima frazione con un ottimo 53.70 lanciato. Gode di grande stima di Cesare Butini, il direttore tecnico della Nazionale che a lei guarda in particolare per il progetto velocità legato anche alle staffette.

A Lecce, nella piscina Outline dove Chiara è cresciuta, si coccolano la giovane campionessa. La segue da sempre Mauro Borgia tra gli allenamenti nella vasca da 25 metri della città salentina e quelli nell’impianto olimpionico del Cus Bari, unica piscina da 50 metri coperta della regione che Tarantino condivide con gli altri talenti del nuoto pugliese tra cui la grande amica e compagna di stanza in Nazionale Benedetta Pilato.

Chiara Tarantino, l’oro nei 100 stile e quello nella staffetta: meglio di così non poteva andare?

«C’è un po’ di amaro in bocca per aver mancato il tempo per Fukuoka, ma siamo ancora a metà stagione e lo spazio per migliorare c’è tutto. Sono lontana dal mio personale (53.60 nuotato a Roma agli Europei dello scorso agosto dove Tarantino è arrivata quarta nei 100 stile, ndc) ma siamo partiti bene, siamo sulla strada giusta».

Che sensazioni ha avvertito in acqua?

«Molto buone. Mi sono allenata bene in questa prima parte di stagione. È il primo anno senza la scuola e ho modo di concentrarmi al meglio solo sul nuoto. Per me è un grande passo in avanti (Tarantino si è diplomata la scorsa estate dopo Mondiali ed Europei con un permesso speciale perché il giorno prima degli scritti della Maturità a giugno era a Budapest per la rassegna iridata, ndc)».

Nei 100 stile ha condotto una gara in rimonta: quarta alla virata dei 50 metri ha poi chiuso davanti a tutte. Una strategia?

«Ho lavorato molto sul ritorno di gara, quello è il mio punto forte, ma sono soddisfatta anche della vasca di andata, insomma, complessivamente ho fatto una buona gara».

Lei guida una generazione di atlete dal 2000 in poi. Viaggiate forte a stile libero?

«Siamo abbastanza sotto i 55 secondi. Questa volta, per la prima volta, sono stata io il riferimento di tutte in vasca. Sono abbastanza giovane, credo di poter fare sempre meglio. Credo molto in me».

Determinata, fiduciosa, sicura dei propri mezzi: queste certezze le ha rafforzate anche il gruppo della Nazionale di cui lei da tempo fa parte?

«C’è un gruppo di atlete con cui siamo amiche da un bel po’ grazie alle tante trasferte fatte insieme. Ci siamo unite molto grazie anche ai collegiali. Questo senz’altro aiuta».

Ci pensa che il record italiano nei 100 stile appartiene a Federica Pellegrini?

«Certo che ci penso. Batterlo è uno dei miei obiettivi (il tempo della Divina è di 53.18). E’ quello il mio punto di riferimento, mi alleno pensando a quel tempo, ma in generale puntando sempre a migliorare».

Con il mirino puntato su Parigi 2024. Buona parte della corsia che conduce ai Giochi passerà (anche) da Fukuoka.

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