Sabato 06 Settembre 2025 | 12:55

Carolina Bubbico tra musica e maternità: «La mia "Nina" di coraggio e di rinascita»

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

Carolina Bubbico tra musica e maternità: «La mia "Nina" di coraggio e di rinascita»

Un nuovo singolo che racconta la voglia di spiccare il volo, ma con un grande attaccamento al territorio. E la protagonista del video ufficiale è l'attrice Denise Tantucci

Lunedì 21 Ottobre 2024, 09:00

Si chiama «Nina» il nuovo singolo di Carolina Bubbico, uscito per Sun Village Records/The Orchard, una canzone speciale che racconta un messaggio di speranza e coraggio, e che porta il nome della prima figlia della cantautrice. Un brano che è anche una dedica, la storia di una giovane donna che vuole spiccare il volo verso la propria indipendenza, ma allo stesso tempo fatica a staccarsi dalla sua terra d'origine. «Avere una figlia mette in modo nuovi equilibri - racconta Carolina alla «Gazzetta» - avevo esigenza di plasmare questa storia che mi appartiene, ma in cui tanti si possono identificare».

Lei è cresciuta in una famiglia di musicisti, e anche questo singolo è prodotto insieme a suo fratello Filippo. Vorrebbe che anche Nina crescesse così?

«Certamente prendo spunto da ciò che i miei genitori hanno fatto con me, mio padre metteva le cuffie sul pancione, ho reminiscenze di giochi, ascolti, esperimenti fin da quando ero piccolissima. E questo ci ha nutrito come persone, non solo come musicisti: al di là delle capacità professionali è uno strumento di vita, un canale comunicativo con le persone. E creare quest'opportunità di comunicazione è il mio principale obiettivo, molto più di qualsiasi tipo di successo numerico o di stile. È il motore di tutta la mia arte e non è mai stato così chiaro: creare canzoni come piccoli specchi, in cui tutti possano riconoscersi. Poi per lavorare in famiglia, in generale, ci vuole un equilibrio sottile: è bello ma ha anche tante insidie, i battibecchi sono normali, ma si convive in nome della bellezza del fare le cose insieme e non potersi tradire mai. La modalità di trasferire le cose, comunque, deve essere sempre il gioco: io stessa mi auguro di trasferire a Nina quest'arte, ma senza aspettative. Poi è chiaro che lei nella mia musica c'è sempre, ho fatto tutta la gravidanza sui palchi, il disco nuovo lo sto scrivendo con lei fra i piedi...»

La canzone è stata scritta qualche anno fa, come si riadatta un pezzo che ha già una sua vita?

«Mi affascinava raccontare il distacco dal territorio, e questo nome, Nina, che mi piaceva da tempo, parla molto della nostra tradizione popolare, richiama una figura femminile mediterranea. Era una canzone che avevo portato dal vivo nel progetto "Pangea", che esplorava la contaminazione in musica, un po' la mia bandiera. Avevo scritto l'arrangiamento per banda e l'ho presentato al Talos Festival di Ruvo: lì le persone mi hanno chiesto di pubblicarlo, erano rimaste affascinate. È stato un pezzo di ripartenza, che dedico a ogni Nina del futuro, libera da condizionamenti di qualsiasi tipo».

Nel video ufficiale vediamo Denise Tantucci, attrice già molto conosciuta nel panorama nazionale

«Ci siamo incontrate grazie al mio compagno, Stefano Tramacere, direttore della fotografia. È stata co-protagonista di un film presentato all'OFF - Otranto Film Festival, «L'abbaglio» di Alessandra Cardone, di cui io ho cantato la soundtrack finale. Ha mostrato curiosità per le mie cose, l'ho sentita vicina in quello che facevo, e quando ho cercato di immaginare di dare un volto a Nina mi è venuta in mente lei. È la prima volta che non sono io la protagonista dei miei video, e questo mi ha fatto molto piacere».

Se dovesse racchiudere il messaggio del brano in una parola, quale sarebbe?

«Coraggio. E mi piace che mi scrivano anche tanti ragazzi, maschi, ringraziandomi per aver regalato un po' di "Nina" anche a loro. Sento di aver vinto anche solo per questo».

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