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Lettere alla Gazzetta
Guido Guasconi, Piacenza
16 Maggio 2017
Non esiste un codice penale per gli ariani e un altro codice per africani e mediorientali e, se vi fosse, sarebbe un'aberrazione.
Ciò detto, Debora Serracchiani ha fatto benissimo a stigmatizzare come "moralmente e socialmente ancor più inaccettabile (non giuridicamente!)" il tentativo di stupro compiuto da un «profugo» ai danni di una minorenne. Le sono saltati addosso tutti quanti.
Insomma, cos'ha detto di riprovevole la presidente della Regione Friuli? Ha detto ciò che tutti o quasi tutti pensano, anche se non lo dicono per quieto vivere. Tu sedicente profugo, tu straniero sei stato accolto dalla nostra comunità e sei assistito in tutto e per tutto, calpesti il nostro suolo, sei alloggiato, se ti ammali ti curano gratis, ti mandano a scuola, se la tua richiesta di asilo verrà accolta disporrai di una corsia preferenziale per trovare casa e lavoro: il minimo - ma proprio il minimo - è che tu ti comporti bene e un pizzico di umiltà non guasterebbe. Se ti comporti male, non dovrai essere condannato a una sola ora di prigione in più di quanto toccherebbe a un italiano: ma una riprovazione aggiuntiva, morale e sociale, ti tocca tutta. Invece la canea, per puro settarismo ideologico, s'è scatenata contro la Serracchiani. Brava presidente, io sono con lei.
Guido Guasconi, Piacenza
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