Martedì 09 Settembre 2025 | 05:06

Il beffardo sacrificio calcolato nelle statistiche

 
Franco Iusco, Bari

Reporter:

Franco Iusco, Bari

Martedì 17 Gennaio 2017, 18:12

Le statistiche, sul piano dialettico, sono ingannevoli, nel senso che ciascuno può volgerle a proprio favore, spingendo magari il ragionamento fino ai limiti dell'indecenza.
In questi giorni di indignazione degli italiani per l'ulteriore aiuto dello Stato in favore delle banche gestite male, c'è qualcuno che ha cercato di minimizzare il sacrificio dei contribuenti dicendo che alla fine se si dividessero i 20 miliardi per il numero degli abitanti si avrebbe una cifra «di poco superiore ai 300 euro» a testa. Per una famiglia, poniamo, di 4 persone, sarebbero soltanto 1.200 euro.
Ora, a parte il fatto che 1.200 euro non sono bruscolini, va considerato che nel calcolo sono compresi anche i pensionati che vivono da poveri e ai quali, ribaltando il discorso delle statistiche, quei 20 miliardi farebbero molto comodo. Invece andranno a parare i «buchi» di aziende insolventi non sempre perché colpite dalla crisi, di amici degli amici, di personaggi notoriamente facoltosi ai quali sarebbe ora di requisire i beni.
Ma non pagherà nessuno, né gli insolventi, né i dirigenti delle banche, né i responsabili degli organi istituzionali di controllo sull'attività delle stesse banche.

Franco Iusco, Bari

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)