Sabato 06 Settembre 2025 | 12:50

Taranto, Villa Peripato: un polmone trascurato

 
Valentina Castellaneta

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Valentina Castellaneta

In attesa della riqualificazione, i giardini urbani sono nel totale abbandono

Mercoledì 24 Luglio 2024, 12:17

12:19

TARANTO - Vialetti dissestati, vegetazione stanca, fontane sporche e piscine vuote. La Villa Peripato ha un passato glorioso e un presente trascurato. Un tempo questi erano chiamati i giardini delle delizie: 5 ettari di terreno appartenenti alla famiglia de Beaumont, che nei primi decenni del Novecento vennero ceduti al Comune di Taranto che realizzò una villa comunale. Oggi la maggior parte delle panchine sono rotte o piene di graffiti, così come il bel muretto che accompagna la passeggiata.

La Villa non è eccessivamente sporca ma ovunque c’è una recinzione rotta, una bottiglia lasciata per terra o un piattino con i croccantini per i gatti. La statua di Leonardo Da Vinci, cerca ancora di scorgere, tra la vegetazione incolta, il punto del Mar Piccolo in cui è stata abbattuta la corazzata della Marina Militare a lui dedicata, nella notte del 11 novembre del ‘40. Ma è uno sforzo inutile, pochi lo sanno: il cartello esplicativo è stato cancellato con un graffito che nessuno si è premurato di ripulire. Dei reperti archeologici sono nell’anonimato di un giardino senza essere valorizzati. I busti di Pitagora e Archita non hanno più fortuna: si affacciano su un piazzale pieno di buchi che nessuno frequenta più, se non i bambini che si divertono nell’area giochi. Ma è poca cosa, tanto che Mauro Longo, il gestore del bar ha fatto richiesta di rinegoziazione del canone di locazione in scadenza «Oppure - afferma - mi vedrò costretto a chiudere. È troppo alto, così ho chiesto di rinegoziare senza esito. Nell’ultimo periodo ho avuto un abbattimento degli incassi di circa il 40 per cento. Io ci metto del mio, ma se il Comune non interviene rendendo la Villa attraente, mi vedrò costretto a riconsegnare le chiavi». I bagni dovrebbero chiudere alle 13, ma alle 12,30 sono già serrati.

I viali sono difficili da percorrere, le radici di pini d’Aleppo, platani, tigli, cipressi e lecci si sono fatte spazio tra l’asfalto. In epoca più recente sono stati aggiunti ippocastani, palme, magnolie, cedri e cipressi americani, qualcuno ha anche piantato qualche abete reduce dal Natale. I pavoni, le anatre, le oche e i cigni, non ci sono più. Nel 2022, l’allora assessora all’Ambiente Laura di Santo li aveva spostati in altre strutture, in attesa dei lavori da espletare con i fondi del Pnrr. Se per i pavoni il problema erano le gabbie, gli altri volatili erano affetti da distrofia del piumaggio, dovuto alla cattiva alimentazione. Durante le visite ispettive del Wwf di Taranto, erano stati rinvenuti panettoni scaduti, orecchiette con le rape, lasciate dalla gente.

Solo le tartarughe d’acqua restano e proliferano, ma si tratta di animali di cui qualcuno si è disamorato e abbandonato nella grande fontana vicino ai giochi per i bambini, quando ha scoperto che sono carnivore. L’area per i cani è fatta bene, ma le reti sono state già divelte e non ancora sistemate.

I progetti per risistemare la Villa ci sono già. Il Municipio impiegherà 780mila euro per migliorarla in chiave ecologica, con una nuova pavimentazione in asfalto che non riflette i raggi del sole. A questi si aggiungono quasi 90mila euro del fondo Giochi del Mediterraneo, che serviranno a rifare il volto dei giardini con un aspetto moderno e funzionale, integrando verde e strutture sportive.

A mancare alla Villa Peripato non sono solo gli interventi straordinari, ma quelli ordinari, come la pulizia della piscina che ora contiene solo spazzatura.

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