Sabato 06 Settembre 2025 | 15:17

Andria, reperti archeologici in un capanno agricolo: nei guai 30enne munito di metal detector

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Rinvenute anfore, ciotole, brocche, scodelle, contenitori vari e monete: ogni pezzo, secondo i carabinieri, avrebbe avuto un prezzo di mille euro sul mercato illegale

Mercoledì 26 Febbraio 2020, 10:00

ANDRIA - Numerosi reperti archeologici (anfore, ciotole, brocche, scodelle, contenitori vari e monete) sono stati sequestrati dai carabinieri in un capanno agricolo di Andria nella disponibilità di un 30enne. I reperti sono tutti originali e ritenuti di grande importanza storico-scientifica, riferiti al periodo compreso tra il IV ed il III secolo a.C., molto probabilmente sottratti da uno dei numerosi siti archeologici presenti in Puglia. Il detentore, che possedeva anche un metal detector, è stato denunciato per ricettazione di reperti archeologici che sul mercato illegale avrebbero avuto un prezzo di mille euro ciascuno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)