Dieci condanne, due assoluzioni e il riconoscimento dell’aggravante del metodo mafioso. E’ la sentenza emessa questa mattina dal Tribunale di Cagliari nel processo in abbreviato sull'evasione di Marco Raduano, boss foggiano del clan mafioso di Vieste, fuggito dal carcere di Badu 'e Carros di Nuoro il 24 febbraio 2023. A lui, catturato in Corsica e diventato nel frattempo collaboratore di giustizia, sono stati inflitti 2 anni e 6 mesi di reclusione, la Procura distrettuale aveva sollecitato una pena a un anno e 8 mesi.
Assolti Salvatore Deledda, agente penitenziario originario di Siniscola, per il quale il pm Danilo Tronci aveva chiesto la condanna a 5 anni per corruzione aggravata, e Mauro Gusinu. Condannati tutti gli altri: Martino Contu, Marco Rinaldi, Tommaso Ruffert, Antonio Gusinu, Elio Gusinu, Marco Furfaro, Daniele Peron, Massimiliano Demontis e Gianluigi Troiano, con pene da un anno e otto mesi a cinque anni.
Secondo la Procura, la fuga di Raduano, ripresa dal sistema di videosorveglianza mentre il boss si cala con lenzuola annodate da un cortile interno del carcere, fu possibile grazie a una rete di complici esterni, formata da allevatori e fiancheggiatori, e soggetti inseriti nel sistema penitenziario.