22 settembre: prima giornata nazionale della neurologia che evidenzia il consiglio-base: “Proteggi il tuo cervello, affidati al neurologo”. Un terzo della popolazione mondiale soffre di una malattia del sistema nervoso; in Italia ne sono colpite circa 5 milioni di persone Un’indagine nazionale, promossa dalla Soc. It. di Neurologia, rileva che la conoscenza della neurologia risulta piuttosto vaga tra la popolazione che, pur conscia che il neurologo tratta patologie legate al cervello, spesso ne confonde il ruolo con quello di altri specialisti. Un italiano su 3 ritiene di conoscere le principali patologie neurologiche, pur non sapendo indicarne i disturbi correttamente: solo il 13% conosce tutti i sintomi dell’ictus, il 12% quelli dell’Alzheimer, il 5% quelli relativi all’epilessia, mentre la percentuale scende al 2% quando si parla di malattia di Parkinson e sclerosi multipla. Le malattie neurologiche sono al primo posto fra le condizioni, acute o croniche, responsabili di perdita dell’autonomia della persona colpita.
“Secondo l’OMS, un terzo della popolazione mondiale soffre di malattie del sistema nervoso. Inoltre – sottolinea il Prof. Leandro Provinciali dell’università politecnica delle Marche - la metà di tutte le cause di disabilità sono di natura neurologica e il carico di malattia dei pazienti neurologici è di gran lunga maggiore di quello sostenuto da chi è affetto da malattie cardiache o neoplastiche”. In Italia oltre 7 milioni di persone soffrono di emicrania, 12 milioni lamentano disturbi del sonno e sono oltre 1.200.000 le persone affette da demenza, di cui 720.000 da Alzheimer; 800.000 sono i pazienti con conseguenze invalidanti dell’ictus, patologia che ogni anno fa registrare 180.000 nuovi casi, e 400.000 coloro che sono colpiti dal Morbo di Parkinson. La società di neurologia ha, tra l’altro, auspicato 1) potenziamento dell’assistenza territoriale con reti di prossimità, strutture intermedie (come le Case e gli Ospedali di Comunità) e l’assistenza domiciliare, implementando i servizi digitali e di telemedicina, 2) modernizzazione degli ospedali con un nuovo impulso a innovazione, ricerca e digitalizzazione del SSN per l’ammodernamento attraverso nuove tecnologie o la sostituzione di quelle ormai obsolete col loro adeguamento agli standard di sicurezza attuali e la sperimentazione di nuovi modelli organizzativi, 3) attuazione attenta degli obiettivi del PNRR anche con l’implementazione del dialogo e del confronto tra gli attori che hanno la responsabilità di organizzare e offrire l’assistenza.