Sabato 08 Novembre 2025 | 19:30

Cancro del colon-retto: scoperto quando nasce

 
Nicola Simonetti

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Nicola Simonetti

sanità

Aumenta tra i più giovani

Sabato 08 Novembre 2025, 17:59

Secondo per frequenza dopo quello della mammella, il cancro del colon-retto è in aumento sopecie nei giovani. Ed allora, logica vuole – lo ripete da anni il barese prof. Francesco Schittulli, senologo-chirurgo, oncologo al Mater Dei Hospital di Bari e presidente nazionale Lega Tumori – che si debba anticipare la data iniziale degli screening (esame feci, endoscopia) a partire dai 40-45 anni o addirittura ancor prima, ed è stato ribadito da ricerca (dati raccolti su 12mila pazienti) del Kaiser Permanente Northern California e pubblicata sull’autorevole JAMA). Qual’è l’età del cancro? Una nuova ipotesi sulla crescita accelerata nei giovani del tumore del colon-retto considerato una malattia dell’età avanzata, sta emergendo sempre più frequentemente negli under 50 anni (affermano ricercatori e medici di Ifom e dell’Oncologia, Milano). “II giovani adulti – dice il prof. Salvatore Siena, unuiv.statale Milano - restano esclusi dai programmi di prevenzione...” quindi anticipare l’età degli screening… sviluppare approcci specifici per i tumori del colon- retto ad insorgenza precoce… ma quando, poiché, tra l’altro, ne è dimostrata l’elevata velocità di crescita? Un nuovo apporto viene da uno studio appena pubblicato su “Nature Genetics” da ricercatori dell’ Institute of Cancer Research, Londra, Human Technopole, Milano e Università di Göteborg, che “individua l’istante iniziale, simile al ‘Big Bang’ astronomico, che definisce l’evoluzione do questo cancro, aprendo la strada a strategie e trattamenti precoci, più efficaci”.

Quindi il momento del FIAT, qui ed ora, di questi tumori è individuato: in questa fase le astute cellule tumorali acquisiscono, però, la capacità di eludere le difese dell’organismo, diventando praticamente invisibili al sistema immunitario con cambiamenti epigenetici che modificano o spengono i geni che permettono al sistema immunitario di riconoscerle e, pertanto, gli evadono e crescono – diremmo a Bari “à la segherdùre… le fuìne”(all’ insaputa, le malefiche) senza farsi notare e con l’intento di essere assai cattive’ tanto che solo una parte (15%) di loro risponde bene all’immunoterapia. Pertanto la scienza appronta trattamenti più mirati, efficaci e precoci. “Capire come e quando avviene questo “Big Bang” biologico può aiutare i medici – scrive Aiello - ad identificare precocemente i pazienti che risponderanno meglio all’immunoterapia e a sviluppare trattamenti mirati anche l’integrati con farmaci che modificano l’epigenoma” (il direttore d’orchestra: determina quali geni vengono attivati o disattivati, come fosse un interruttore; può essere influenzato dall'ambiente e dallo stile di vita, a differenza del genoma che è fisso). Intanto val la pena aiutarsi con lotta ai fattori di rischio: fumo, alcolici, stile di vita, alimentazione.

Emerge, tra l’altro, il ruolo protettivo (riduzione fino al 40%) esercitato dai carotenoidi alimentari dimostrato da uno studio italiano (univ. e centro diagnostico, Milano, CRO Aviano, univ. Bologna, Fond. Pascale, Napoli, pubblicato su “European Journal of Clinical Nutrition” e si avvale di risultati di molti studi internazionali): cereali integrali, alimenti ricchi in fibra come frutta, agrumi, pomodoro (anche in salsa), carote, verdure, meglio le colorate, a foglia, legumi e latticini (per il loro contenuto di calcio e fermenti lattici), ricchi di antiossidanti ed antinfiammatori Dolci? Adelante, con juicio (andiamoci piano e con giudizio). È da sconsigliare un consumo elevato di carni rosse, salumi e insaccati. La dieta mediterranea autentica, tradizionale, che si sposa con esercizio fisico giornaliero si raccomanda da sola. Il sovrappeso/obesità è fattore disturbante.

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Vivere in salute: suggerimenti, risposte, piccoli accorgimenti per gestire la propria giornata, l’umore, l’alimentazione, il ricorso a farmaci, come affrontare al meglio gli impegni di lavoro, di responsabilità, il riposo ed il diporto, l’attività fisica. Inoltre, una finestra aperta sulla ricerca, sulle novità che la medicina ci offre ora e ci riserva e promette per il prossimo futuro.

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