“La longevità si conquista a partire dalla prevenzione” e questa si coniuga, specie, con i vaccini e diventa di rigore a partire dai 50 anni di età in poi, quando si abbassano le difese immunitarie. Solo così si possono evitare malattie e morti improprie e premature.
Influenza, polmonite da pneumococco, herpes zoster, tetano sono i più importanti traguardi da raggiungere. I numeri della inosservanza sono impietosi: In Italia, la mortalità direttamente attribuibile, ogni anno, all’influenza sono 17.000 (le società scientifiche propongono la gratuità per le persone da 50 anni di età in su, poiché uno su 5 di loro ha già almeno una malattia cronica) quelli da polmonite pneumococcica 11mila ed oltre 100.000 over 65 ricoverati per complicanze respiratorie e cardiache.
Per il tetano, siamo maglia nera in Europa: 44% di tutti i casi dei quali 78% over 65; l’herpes zoster (157,000 nuovi casi/anno: 2 su tre in over 50 anni) con le sequele del dolore e della patologia che diventa grave sì da chiedere ricovero (62% in over 65 anni). “Disinformazione, pregiudizi e luoghi comuni restano i maggiori ostacoli alla vaccinazione. Persino la gratuità vaccinale offerta per gli over 65 – dice il prof. Roberto Bernabei, presidente di “Italia Longeva”, parlandone al Ministero Salute - non basta ad aumentare i livelli di copertura che posano tranquillizzare. L’allarme è permanente”.
“Disponiamo uno strumento semplice ed efficace per evitare le morti che, per il 90%, riguardano gli anziani. Né vanno dimenticate – dice Paolo Bonanno, coordinatore scientifico del Calendario per la vita - malattie con difterite e pertosse (l”anziano può trasmettere a nipoti con conseguenze temibili). Si tratta di malattie, gravi negli anziani, che possono essere evitate grazie alla vaccinazione a rischio che rasenta lo zero.