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Rsa, abuso di contenzione e diritto a gratuità

 
Nicola Simonetti

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Coronavirus Puglia, nuova emergenza nelle Rsa

In Italia ci sono circa 12.630 strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie.

Sabato 02 Agosto 2025, 17:01

In Italia ci sono circa 12.630 strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie. Esse offrono oltre 421.000 posti letto. La maggior parte degli ospiti sono anziani non autosufficienti, disabili e psichiatrici. Il costo mensile di una casa di riposo in Italia varia in media tra 1.800 e 3.500 euro (dati del 2023-24). Oltre 300.000 anziani sono stati ricoverati almeno una volta in una Rsa.

Una inchiesta, finanziata da fondo IJ4EU, grazie ad indagine di cinque mesi realizzata in collaborazione con Expresso (Portogallo), el Diario (Spagna) e Undark Magazine (Usa) rivela che “troppi sono gli abusi… Con l'invecchiamento e l'aumento delle demenze, aumenta anche il rischio che le contenzioni, cioè pazienti legati al letto, motivate – secondo le strutture stesse e regolate da codici professionali e bioetiche in casi di effettiva necessità e per il tempo strettamente necessario – da prevenzione di autolesionismo, cadute, condotte aggressive - vengano utilizzate sempre più spesso (Sezer Kisa, docente di global health nursing presso l'Università Metropolitana di Oslo).

Un rischio che corre potenzialmente ogni cittadino che invecchia (più alto in Italia dove l'invecchiamento procede più rapidamente). “I casi di abuso delle contenzioni -dice il presidente 2025-‘25 della società di geriatria dott. Dario Leosco (Napoli) si sprecano e mi sembrano molte”. In effetti, revisioni di letteratura e di pratica raccolgono dimostrazioni di inefficacia specifica e provocazione di effetti pericolosi, a vario titolo, a carico dei pazienti – molti e per tempi eccessivi - che vi siano stati sottoposti. Però, in Italia mancano almeno 65.000 infermieri, con previsioni di peggioramento della situazione; carenza anche di operatori socio- sanitari (OSS).

Situazione – questa – che “costringe”, per ovviare all’obbligo giuridico di evitare auto ed etero danni, al ricorso al contenimento dei ricoverati. Ovvero il rimedio peggiore del male. Intanto la la Corte d’Appello di Milano, con sentenza n. 1644/2025, ha ribadito che “in Italia migliaia di famiglie pagano, per congiunto ricoverato perché affetto da morbo di Alzheimer, le rette delle Rsa al posto dello Stato”. in Italia oltre 1 milione di persone soffre di malattie neurodegenerative e tra queste circa 600.000 di Alzheimer. Circa 3 milioni di familiari e caregiver, si confrontano con il carico assistenziale ed economico che ne deriva. Le rette da pagare alle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) - ribadisce la sentenza )- non spettano alle famiglie, ma al Servizio Sanitario Nazionale. Numerose le sentenze che lo avvalorano: tra le quali, la Corte di Cassazione (Ord. 26943/2024). “Le famiglie possono agire per ottenere quanto spetta loro secondo le normative vigenti.

Lo afferma “Soluzione RSA” attivata da Consulcesi & Partners (www.soluzione-rsa.it), servizio legale (Bruno Borin, responsabile legale) dedicato a chi sostiene oppure ha sostenuto rette RSA per familiari, pur se deceduti, per gravi patologie neurodegenerative. “Le famiglie non dovrebbero fare causa per un diritto già riconosciuto”.

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