Dopo la Liberazione tocca all'occupazione

Buongiorno. Col 25 aprile abbiamo festeggiato la Liberazione. Oggi, lunedì 1° maggio, si festeggia l’occupazione!
Festa del lavoratore e quantomeno mi viene da dire siamo almeno ancora liberi di lavorare. Per ogni lavoratore oggi è una giornata di festa.
Non per tutti, però.
Penso con dispiacere a quelli che stanno sugli “Isola dei famosi”, che nonostante la festa, sono costretti a lavorare! Spero che loro si sentano fortunati, anche perché la realtà è che molti sono senza posto di lavoro.
I posti mancano, nonostante le promesse.
Oddio, ci sono posti e posti.
Ci sono da fare le differenze: per esempio c’è differenza fra la guerra il cinema. I posti indietro sono certamente i migliori.
Va comunque detto che il lavoro è sacro, soprattutto per i padri di famiglia che devono tutelare i propri figli, lavorando.
L’altro giorno ho sentito una madre che diceva al marito: prima di andare a lavorare, dai un bacio al bambino, prima che se lo prenda lo Stato.
Un lavoratore che faceva il contabile presso un’azienda, è stato licenziato perché ha sbagliato i conti su una proposta di aumento dello stipendio per sè stesso.
Ebbene, era un calcolo sbagliato. Succede.
Comunque oggi è festa, festa dei lavoratori, compresi quelli che lavorano facendo il teatro o meglio, di quelli che pensano di fare teatro e credono che recitare sia un lavoro.
Eduardo de Filippo diceva che è sempre meglio fare il teatro che lavorare. Questa frase la dice lunga.
È un po’ come quando i dj dicono: stasera vado a suonare! Senza aver mai saputo suonare nemmeno uno strumento.
Comunque, la festa è dei lavoratori, anche di quelli altruisti che evitano di lavorare troppo, perché si compenetrano nei disoccupati.
Ci sono quelli che non possono festeggiare perché non fanno niente tutto il giorno, convinti di fare un’opera buona perché non tolgono il lavoro agli altri.
Poi ci sono quelli che fanno un lavoro particolare, quello dei becchini.
Loro pur essendo lavoratori, hanno sempre a che fare con l’eterno riposo.
E lavorano ad ore e a giornata, tanto che se uno muore durante il Carnevale, può sentirsi dire: “e così scherzando, scherzando, abbiamo lavorato anche oggi”.
C’è poi chi non riesce a trovare un posto di lavoro ed è tanta la volontà che si affida e spera anche nell’oroscopo, facendo diventare un lavoro quello dell’”oroscopista”.
Un po’ come capita a chi di lavoro fa “l’armocromista”!
E’ un lavoro scoperto di recente e la segretaria del Pd giustamente, avvicinandosi la Festa dei lavoratori, lo promuove, visto che in un’ora si riesce a guadagnare 300 euro.
Lavoratori e lavoratrici di tutto il mondo unitevi, ma durante la festa sparpagliatevi.
Nel mondo ci sono tante nazioni occupate con gli abitanti disoccupati.
Chiedo scusa se mi sono lasciato andare a questi pareri sul lavoro, che è una cosa seria, ma sentivo di farlo.
Ricordo la mia infanzia.
Mio padre doveva risparmiare e in pizzeria ordinava sempre mezza porzione di pizza, metà a me e metà a lui e assaggiava la mia.
Mi faceva lavorare sempre, mi riposavo solo per fare l’iniezione di piramidone. La mattina, il gallo lo svegliavo io.
Però così, non mi sono mai ammalato: l’unica volta che lo facevo era una volta all’anno, il 1° maggio e se non lo facevo gli amici mi chiamavano crumiro… !
Beh, buon lavoro.