Buongiorno! Bene, oggi 22 settembre, San Maurizio. Che dire? È lunedì. Il lunedì comincia un’altra settimana che porta alla fine di settembre.
Oddio, non è sempre così, ci sono altri lunedì, di altri mesi che non fanno la stessa fine. Comunque sia, è brutto usare la parola fine! Oddio, non sempre, alcune volte può capitare di andare a teatro e vedere un brutto spettacolo e quindi di aspettare con ansia la fine per correre in pizzeria, possibilmente la più vicina per compensare la tristezza ricevuta! È successo a Bari qualche anno fa. Una povera donna stava recitando Medea, la raggiunsi in camerino e la invitai ad andare a vedere le nozze di Figaro. Lei mi rispose mentre si struccava così: «mi dispiace molto, non ci posso andare, però manderò un telegramma!»
Per dire la verità, pure io mi scoccio ai matrimoni, però certe volte è necessario, specialmente quando si tratta del proprio. Alcuni addirittura lo fanno più volte e lì non c’è proprio niente da fare, si tratta di essere recidivi. Per amore? Per interessi? Per prassi? Per solitudine? Pertosse? Per la miseria? Perdono? Perché? Perché? Perché? Che male hanno fatto gli sposi?
Lo so, è sbagliato, però ognuno ha il suo carattere, anche se molte volte si incontra qualcuno senza. Lì ci vuole fegato a sopportarlo.
Come si fa a ragionare con uno quando tu chiami a coppe e quello risponde a bastoni?
Mamma mia, quante domande sto facendo oggi! Ma io sono curioso come una scimmia! La scimmia, chi è la scimmia? La scimmia non è sempre un animale. Potrebbe essere, ad esempio, il titolo di una commedia, di un film o potrebbe essere una metafora.
C’è comunque che a me la scimmia piace perché è dispettosa. E io pure.
Non è un mistero che io faccia teatro e che abbia un’idea ben precisa del teatro.
Lo intendo innanzitutto con spettacoli dignitosi, perché la dignità è irrinunciabile, tranne che in amore. Lì non c’entra niente, perché se sei veramente innamorato la dignità la devi perdere!
Tornando al teatro, penso che il teatro sia fondamentale per il bene della città e delle sue creature.
Oggi è difficile capire cosa vuole il pubblico ed in certi casi è facile che voglia i soldi indietro.
Oggi fare teatro è facile, basta toccarsi il naso e se è gelato è segno di ottima salute, come nei cani.
Comunque, per andare sul sicuro, vi do un consiglio: non ascoltate mai i consigli che vi danno. Capita l’antifona?
Bene, adesso vi spiego la battuta che ho fatto.
Io ho detto: vi do un consiglio, però poi il consiglio l’ho dato. Capita ora la battuta?
Chiedo scusa se mi sono permesso di spiegare la battuta, anche se poi il sottoscritto è contrario a spiegare le battute. È un po’ come quando si fanno le repliche di uno spettacolo. Perché si fanno? Si fanno per quelli scemi che non hanno capito la prima volta! Capita l’antifona?
Buon divertimento.