Buongiorno! Oggi, 29 settembre, seduto in quel caffè, io non pensavo a te. Ecco, questo disse uno che il giorno 29 settembre ricordava che non ti stava pensando. E in quanti altri giorni sarà capitato che uno a te non ti pensa proprio? Non si può sempre pensare! Oggi, tutti, e quando dico tutti, dico tutti, pensano e scrivono su Facebook sperando di essere pensati.
Ma davvero uno è in grado di pensare su facebook? Beh, non penso?! Pensare lì poi, può diventare pericoloso. E lo richiedo ancora: ma davvero uno pensa di essere pensato? Non penso!
Sinceramente con tutti i pensieri che oggi abbiamo non si può stare a pensare e sperare che uno ti pensi.
Mi viene in mente lo smemorato beato nella sua semplicità che non ti pensa proprio.
Se uno è smemorato, non si ricorda di ricordare qualcosa.
La domanda spontanea di questi tempi è se uno non si ricorda di andare a votare è smemorato? Non penso! Certe volte non va perché è indeciso e non si ricorda chi si è candidato per essere votato.
È peccato mortale? No, non lo è, per cui è meglio che non ci pensi. Per esempio, oggi è San Michele, San Gabriele e San Raffaele. Addirittura tre santi insieme. E che cos’è una cooperativa, una squadra o un duetto a tre?
Anche loro si candidano? Un duetto a tre è bellissimo.
A Bari bisogna spiegare che un duetto è formato da due e non possono essere quindi in tre. Era una battuta.
E’ un po’ come quando Medea disse: “adesso vi farò sentire un monologo da sola!” Forse non pensava che la parola “monologo” parla già da sola. Uno a volte non ci pensa. Adesso non pensate che io ce l’abbia con qualcuno, ma così l’ho pensata!
Comunque, prima ho parlato di smemorati, cioè chi non ha memoria. Bene, oggi con le nuove scoperte, esistono delle pillole che aiutano la memoria, l’unico problema però è quello di ricordarsi di prenderle.
Ricordo che se manca la memoria per un fatto importante, una soluzione c’è.
Dunque, Maria Stuarda fu condannata alla decapitazione. Lei arrivò sul podio, appoggiò la testa sul ceppo e dopo un po’ arrivò il boia che doveva eseguire la condanna. Arrivò e tornò indietro perché aveva dimenticato l’ascia a casa. Aveva altri pensieri! Con questo non voglio decapitare nessuno, anche perché pure io non mi posso ricordare tutto.
Comunque certe volte basta il pensiero. Soffrire di amnesia alcune volte è conveniente, specialmente quando c’è da pagare un conto. E con ciò non voglio pensare che molti se ne approfittino, però se vi capita, cercate di ricordare che se sputi all’aria in faccia ti viene. Il conto di cui parlavo prima, non è il conto del ristorante, bensì il conto della vita! Pensateci!
Oddio, sono tornato a parlare di pensieri, che ci posso fare, i pensieri vanno e vengono come gli pare, però se proprio succede, non ci pensate!
La soluzione? Basta il pensiero.

E in quanti altri giorni sarà capitato che uno a te non ti pensa proprio? Non si può sempre pensare! Oggi, tutti, e quando dico tutti, dico tutti, pensano e scrivono su Facebook sperando di essere pensati
Lunedì 29 Settembre 2025, 09:21
Biografia:
Che ci fa Gianni Ciardo sulle pagine Gazzetta? È presto detto. Il noto comico di Bari ogni lunedì scrive sul nostro quotidiano i suoi pensieri in libertà. Ecco a voi le «Ciarderie» commenti semi seri su attualità, cultura e dintorni con la solita verve che contraddistingue l'attore che della baresità è il porta bandiera.
Gianni Ciardo
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