Sabato 06 Settembre 2025 | 23:20

La popolazione anziana aumenta e con essa la crisi dei figli caregivers e dei loro nuclei famigliari

 
Emanuela Megli

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Emanuela Megli

Basilicata terra di single: famiglie numerose in via di estinzione

Ci si trova ad affrontare la sfida difficile: da una parte fare da genitori ai propri figli e dall’altra fare da genitori ai propri genitori.

Venerdì 25 Agosto 2023, 16:47

26 Agosto 2023, 17:47

E oltre al dato demografico che influisce sul Pil, c’è il dato del carico di cura che ricade sui coniugi spesso con problematiche anch’essi e -in loro assenza- sui figli degli anziani e sulle loro famiglie. Ci si trova ad affrontare la sfida difficile: da una parte fare da genitori ai propri figli e dall’altra fare da genitori ai propri genitori.

Le figure di assistenza sono sempre più costose, così come le strutture di accoglienza che talvolta -se più economiche - si rivelano anche non all’altezza delle aspettative. Queste ultime non possono sostituire il bisogno di affetto e vicinanza degli affetti più stretti, di cui i genitori anziani richiedono la presenza e la dedizione esclusiva. Difficile e complessa l’organizzazione dei tempi di vita, delle esigenze di salute fisica e mentale a cui rispondere con amorevolezza per la tutela della sensibilità dei parenti e delle loro molteplici vulnerabilità: geometrie variabili da studiare per l’organizzazione delle vacanze che spesso disattendono i vari bisogni dei suoi componenti, da quelle dei più piccoli, a quelle delle coppie fino a quelle degli anziani stessi appunto. Per molte famiglie questa è una fase nevralgica del ciclo di vita che può aggravare condizioni precarie di armonizzazione dei tempi e degli spazi preesistenti o crearne di nuove.

In che modo fronteggiarle tutelando i nuovi nuclei famigliari costituiti e la serenità del rapporto di coppia?

Prima di tutto la consapevolezza, da parte di chi si prende cura, della necessità di essere coesi, soprattutto tra coniugi. Una relazione di alleanza può offrire diverse idee e soluzioni anche esplorando strade nuove e impopolari. In secondo luogo, la necessità di preservare il nucleo famigliare costituito, distinguendolo da quello della famiglia di origine. Non è raro, infatti che i figli, su cui grava oltre alla sofferenza un lieve senso di inadeguatezza e di colpa, possano decentrarsi totalmente verso i bisogni della famiglia di origine, disattendendo i bisogni e le necessità delle relazioni della famiglia costituita. Il “senso del dovere” nei confronti del proprio genitore non autosufficiente non deve prevalere sulla famiglia costituita, perché si rischia di trascurare i figli e il partner creando disagi. In realtà, essere in due, offre l’opportunità di dare più sicurezza e serenità agli assistiti, facendoli sentire parte della nuova famiglia costituita ed evitando l’anomala illusione di poter riavere i propri figli a disposizione come prima del loro cambio di status civile. I figli infatti diventano adulti, coniugi e genitori con altri famigliari a cui dedicarsi con sollecitudine e priorità. Ci possono essere casi in cui i genitori in difficoltà possono richiedere più attenzioni, come dopo una grave malattia, un lutto di uno dei coniugi o un trasferimento. Ma per le situazioni di accudimento di lunga durata, è necessario organizzare una modalità che non inneschi una crisi famigliare allargata, causata dalla confusione tra i ruoli nelle due famiglie che sono due e distinte e con la necessità di stabilire le priorità sulle necessità.

Sarà quindi molto utile confrontarsi e dialogare nella coppia sulle soluzioni da adottare, con realismo e valutazione delle possibilità disponibili. I genitori anziani sono in molti casi risorse per le famiglie costituite, anche se privi di autonomia, sono in grado di offrire affetto ai nipoti, suggerire, consigliare, ascoltare e danno la possibilità di mettere in moto l’amore e l’affettività che crea un circuito positivo dando l’esempio dei valori su cui si fonda la famiglia.

Sarà un passaggio delicato in cui è richiesto a tutti i componenti del sistema famigliare di origine cooperazione e dialogo, estendendolo ai coniugi delle famiglie costituite, poiché ogni scelta avrà un’influenza su di esso, essendo il nucleo più rilevante di responsabilità per i “figli caregivers”.

È un ciclo di vita di cui non si conosce la durata e dove è fondamentale riconoscere il bisogno per tutti i soggetti coinvolti: il bisogno di accudimento dell’anziano, il bisogno dei figli piccoli o adolescenti di essere presenti nella loro crescita, il bisogno della coppia di vivere il proprio ciclo di vita e il bisogno del “figlio” di prendersi cura di sé, superando l’effetto sandwich, in cui rimane schiacciato tra responsabilità di cura a più livelli, sviluppando malessere e vulnerabilità.

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Emanuela Megli

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Un blog per saperne di più sul “SAPER VIVERE” di ogni giorno e sul decidere come comportarci, facendo chiarezza sulle parole e sui fatti, potendo avere un punto di vista utile per avere sempre più un’opinione personale su lavoro, scuola e famiglia. Ecco una serie di strumenti per poter comprendere gli eventi della vita e saperli gestire al meglio. Tutto questo è Agil@mente. A cura di Emanuela Megli, donna e due volte mamma, imprenditrice, Formatrice Coach di Soft Skills e scrittrice.

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