LECCE - A tre anni il suo giocattolo preferito era una batteria Bontempi. Ma mamma e papà del leccese Giulio Manico, oggi 12enne, da musicisti, seppur non professionisti, si accorgono subito che quello del bambino è un talento fuori dal normale. Fin da piccolo riesce a creare groove elementari sulle canzoni che sente in casa, gli vengono fuori naturalmente. E oggi si trova a suonare «The Cornerstone», brano inedito power metal di cui lui stesso ha scritto le parti di batteria, con i Natural Born Killers, band in cui milita anche il papà Marco.

È la «Gazzetta» a raccontare la storia di questo musicista che nonostante la giovanissima età ha già collezionato esperienze su palchi di tutto rispetto. Quando i genitori gli chiedono se abbia voglia di frequentare una scuola di musica, lui è entusiasta. Il maestro di batteria, però, dice a mamma e papà che forse è un po' troppo piccolo per iniziare un corso, però decide di fargli fare ugualmente un provino. Il risultato è che decide di prenderlo immediatamente come suo allievo, anche se in anticipo rispetto alla prassi, dato il talento così cristallino.
La prima batteria di Giulio è una Junior di dimensioni ridotte, compatibile con la statura di un bambino di 5 anni. Poi, con la prima batteria da adulto, il bimbo si appassiona all’heavy metal, comincia a chiedere il doppio pedale e una serie di componenti aggiuntivi. Il suo strumento ormai è quasi un’astronave. A casa suona spesso con il padre, che inizia, saltuariamente, a farlo esibire dal vivo con la sua band a 7 anni. Giulio suona Deep Purple, Iron Maiden, Metallica, Megadeth, con grande energia e senza difficoltà, nonostante siano brani molto complessi.

A 11 anni partecipa alla due giorni «La storia dell’Hard Rock», organizzata a Lecce dall’associazione Prog On. È l'unico bambino in mezzo a venti musicisti adulti, e suona «Burn» dei Deep Purple. Oggi, insieme al maestro Paolo Colazzo dell'Accademia di Musica Yamaha, scuola di musica che frequenta tuttora, ha poi preparato, appunto, «The Cornerstone». La canzone è tecnicamente complessa, con continui cambi di tempo, repentini passaggi da battere a levare, passaggi di doppio pedale e fill in sedicesimi, il tutto suonato alla velocità di 200 bpm. Un altro tassello che si aggiunge alla giovane carriera di questo talento leccese, che continua a raccogliere successi: basta leggere i commenti entusiasti sotto al video pubblicato sulla pagina Facebook dei Natural Born Killers. Tutti fanno il tifo per lui, e lui risponde... a tempo!