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Taranto, Achille Lauro: è sinfonica la sua ultima «provocazione»

 
alessandro salvatore

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Stasera sulla Rotonda del Lungomare, ospite del «Medita», la nuova voce del rock alternativo italiano si cimenterà in un’inedita versione sinfonica

Sabato 26 Settembre 2020, 08:46

08:48

TARANTO - A poche ore dalla critica mossagli da Renato Zero in occasione dei suoi settant’anni, in cui definisce i cantanti di oggi «privi di una identità» prendendo come esempio lui che sul palco lo ricorda per l’eccentricità, Achille Lauro ha un’occasione per «risponderlo» artisticamente. Sulla Rotonda del Lungomare di Taranto, questa sera, in un concerto annunciato «tutto esaurito», la nuova voce del rock alternativo italiano si cimenterà in un’inedita versione sinfonica. Un progetto che il cantante definisce «bellissimo e di cui sono felice che a propormelo sia stata la Magna Grecia attraverso cui Luis Bacalov introdusse il rock nel mondo sinfonico».

Come tappa-evento conclusiva del MediTa Festival, il rapper da disco di platino digitale per le oltre 70mila copie della sua seconda hit sanremese Me ne frego, firmerà il progetto edito dall’Orchestra Magna Grecia, che lo accompagnerà in un viaggio musicale da scoprire. Ospite del concerto sarà la fresca stellina del pop Nahaze, di origini lucane, disco d’oro per il singolo Carillon, in cui duetta con Lauro. L’artista di origine veronese, ma di vita «underground» romana, viene dal premio ritirato al Matera Art International Film Festival per il corto Terrurismo come giovane produttore cinematografico. La sua visione delle arti ruota, infatti, a trecentosessanta gradi. Oltre a firmare cinque album in sei anni, col salto discografico nella Warner Music (da cui riceve la nomina a Chief creative director per la sussidiaria Elektra Records: è il primo italiano a diventarlo) per l’ultima opera 1969, la trentenne voce che ha in Rossi, Cobain, Presley e i Beatles i suoi miti, è anche autore di due libri. Quello più recente, edito da Rizzoli, porta il titolo di un suo brano: 16 marzo («L’ultima notte»).

«Che cosa accade in noi quando un amore ci trasforma, ci violenta, ci intossica a poco a poco come un veleno? L’amore malato si cura con più amore». Un racconto poetico, in cui il cantante scorre lungo le 24 ore di un giorno clou, in cui svela il suo onirismo notturno fino a recitare la parte dell’uomo di successo. Ieri il libro ha costituito una reliquia per i giovani aficionados che si sono aggiudicati i venti pass messi a disposizione dalla Mondadori Store per il firma copie al teatro «Fusco» di Taranto. Autografi e selfie di rito per Achille che, nell’ultimo suo album 1969, traendo spunto da un evento musicale che ha fatto la storia, fa scorrere tutta la sua voglia di cambiamento. Accanto a questo step, prezioso per convincere gli scettici sul suo conto, questa sera si aggiunge la scommessa sinfonica con la «Magna Grecia». Arriverà una risposta a Renato Zero?

(I video sono stati forniti da Omega News)

 

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