Dal 5 settembre sarà disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali “Solo casi umani”, il nuovo singolo di Emanuele Presta, cantautore salentino classe ’94 oggi di base a Bologna. Un brano che segna un punto di svolta nella carriera dell’artista, pronto a sorprendere con un sound più pop-elettronico, fresco e immediato, lontano dalle sonorità più cantautorali dei lavori precedenti.
La canzone racconta una relazione breve, intensa come una stagione: “Il tempo giusto per capire se valeva scriverci una canzone”, spiega Presta. Nelle strofe c’è l’emozione dei primi appuntamenti, l’ebbrezza di notti condivise, l’abitudine nuova di dividere il letto con qualcuno che presto diventa già parte del passato. Un amore destinato a durare poco, ma capace di lasciare il segno.
Il titolo gioca con un’espressione comune – “Incontro solo casi umani” – trasformandola in spunto narrativo e in riflessione sui cliché e i luoghi comuni delle relazioni moderne. Proprio da qui prende forma anche il nuovo EP di prossima uscita, un concept che ruota attorno alle retoriche della società contemporanea.
Registrato e mixato allo Studio 73 di Ravenna da Riccardo Pasini, “Solo casi umani” ha un ritmo trascinante e una melodia che resta subito in testa. La copertina porta la firma di Costantino Di Bruno.
Cantautore salentino nato a Lecce, Presta si avvicina alla musica dopo essere rimasto folgorato da un video di Bob Marley con “Redemption Song”. Compra una chitarra e inizia a scrivere: da gioco diventa necessità, fino a trasformarsi in identità artistica.
Il suo percorso musicale lo ha portato a pubblicare diversi singoli e un concept-EP dedicato al tema della libertà, con cui ha superato quasi 2 milioni di ascolti su Spotify ed è stato inserito in playlist come Indie Italia e Big Italiane.
Dopo un’attesa meditata – come lui stesso racconta, “scrivo canzoni perché devo, è il mio modo di stare al mondo” – Presta torna oggi con un singolo che unisce fragilità ed energia, leggerezza e profondità, pronto a conquistare un pubblico sempre più vasto.