TARANTO - Giochi del Mediterraneo 2026, il Comune di Taranto nomina i funzionari che dovranno seguire tutte le varie fasi amministrative. Che vanno dalla definizione della progettazione (per ora in alcuni casi ferma al Documento di indirizzo - Dip) sino all’assegnazione degli appalti per i lavori.
In particolare, per gli interventi stimati in 28 milioni di euro per il radicale restyling dello stadio «Iacovone» (comprese le opere per la viabilità) l’Amministrazione comunale ha designato come Responsabile unico del procedimento (Rup) la sua dirigente all’Urbanistica e alle Grandi opere, Simona Sasso. L’esperto funzionario comunale Vincenzo Piccolo, invece, dovrà seguire il cantiere del Camposcuola, il progetto dei Giardini Peripato in cui di disputeranno le gare di pallacanestro 3X3, quello del PalaRicciardi in cui si svolgeranno gli incontri di pugilato e la proposta tecnica per i lavori da realizzare al campo di calcio di Talsano.
Intanto, sempre a proposito dei Giochi, domani a Tirana, in Albania, si riunirà il Comitato esecutivo del Cim ovvero del Comitato internazionale che si confronterà sul masterplan inviato dal Comitato organizzatore locale.
E sul fronte politico, invece, ennesimo botta e risposta. In questo caso, non tra il deputato Ubaldo Pagano (Pd) e il suo omologo di Fratelli d’Italia Dario Iaia ma nei confronti di Ylenia Lucaselli sempre del partito di Meloni.
«Colpisce il livore del collega Ubaldo Pagano, che risponde con improperi alle legittime critiche mosse nei confronti della gestione dei Giochi del Mediterraneo da parte del comitato organizzatore diretto dall’ingegnere Elio Sannicandro. La tensione polemica - avverte Lucaselli - non dovrebbe indurre nessuno, nemmeno Pagano, a negare la realtà. Sono sotto gli occhi di tutti - accusa Lucaselli - i ritardi accumulati dal Comitato organizzatore, la mancanza o la carenza dei progetti degli impianti principali e delle autorizzazioni. Criticità tanto gravi da aver costretto il Governo ad intervenire con il commissariamento e la nomina di Massimo Ferrarese. Da quando il commissario è arrivato, peraltro, finalmente si corre, cercando di recuperare il tempo perso. Pagano sembra ignorare tutto questo, impegnato com’è - insiste l’esponente di Fratelli d’Italia - nella ligia e strenua difesa del presidente Emiliano e dell’ingegner Sannicandro. Chiariti questi aspetti, a noi non interessano le polemiche, ma che i Giochi del Mediterraneo si svolgano nel miglior modo possibile e per questo stiamo lavorando. A Pagano ed Emiliano va ricordato che non basta aver proposto Taranto come città organizzatrice per poi abbandonare completamente l'iter che avrebbe dovuto condurre alla concreta organizzazione dell'evento. Non bastano le passerelle e le foto di rito per annunciare i Giochi. Questo è, infatti, è quanto accaduto e i ritardi, dal 2019 al 2023, sono sotto gli occhi di tutti. Per fortuna, il commissario Ferrarese ed il Governo hanno ben chiaro il percorso da compiere, pur nelle difficoltà temporali inequivocabili. Si va avanti con la proroga, i Giochi resteranno a Taranto così come gli impianti».
Immediata la replica del Dem Pagano. Che, in una nota stampa, afferma: «La collega Lucaselli, che ringrazio per le attenzioni che mi ha voluto rivolgere, ha scambiato per ‘livore’ - spiega il deputato del Pd - le mie sincere preoccupazioni per l’effettivo svolgimento dei Giochi del 2026. Bisognerebbe piuttosto chiedersi se è vero quanto dice rispetto alle criticità tanto gravi da aver costretto il Governo ad intervenire con il commissariamento’. Perché il sospetto è che sia vero il contrario, ovvero che il Governo e Fitto in primis hanno volutamente creato ritardi e criticità - sostiene l’esponente del Pd - per impugnare il commissariamento contro il territorio e le sue istituzioni».
E ancora: «Ferrarese, non stia facendo correre i progetti. Anzi, non ha fatto proprio nulla per i Giochi».