«I Giochi inizieranno il 21 agosto 2026: da qui ad allora ci saranno ancora problemi da affrontare e risolvere, ma mi fido pienamente del Comitato organizzatore, del Commissario e di tutte le realtà impegnate per il successo dell’evento». Così il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, oggi a Taranto per un sopralluogo ai cantieri degli impianti che ospiteranno i Giochi del Mediterraneo, a cominciare dallo Stadio del Nuoto, insieme al commissario straordinario e presidente del Comitato organizzatore Massimo Ferrarese e al sindaco Piero Bitetti.
Abodi ha confermato che alcune criticità sorte con il Comitato internazionale sono «in via di risoluzione». «Si tratta di organizzazioni complesse - ha spiegato - che vivono anche momenti di confronto, ma le cose procedono come devono». Il ministro ha riferito di un incontro con il Comitato internazionale dieci giorni fa, durante il quale sono stati chiariti i nodi su tre temi chiave: tecnologie, produzione televisiva e antidoping. «Abbiamo trovato una soluzione naturale - ha detto - integrando la convenzione che permetterà al Comitato internazionale di fornire direttamente i propri servizi, garantendo standard elevati e alleggerendo il carico tecnico del Comitato locale».
Abodi ha inoltre ricordato che, a differenza delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina, i Giochi del Mediterraneo hanno una gestione interamente pubblica. Il commissario straordinario gestirà le risorse del governo nel rispetto delle regole nazionali. Quanto al tema delle navi per l’ospitalità, il ministro ha spiegato che la gara andata deserta è dovuta ad alcune questioni tecniche legate a ormeggi e forniture, «che si stanno risolvendo». «Mi auguro - ha concluso - che queste tematiche siano chiarite nell’arco di una settimana e dunque si aprirà o una procedura negoziata o una trattativa privata per l'affidamento del servizio di accoglienza e ospitalità all’operatore più affidabile e competitivo».
IL COMMENTO DI FERRARESE
«Sono sempre stato ottimista e continuerò a esserlo». Lo ha sottolineato Massimo Ferrarese, commissario straordinario e presidente del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, durante il sopralluogo con il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, e il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, ai cantieri degli impianti che ospiteranno i Giochi, a cominciare dallo Stadio del Nuoto. "Naturalmente - ha aggiunto - noi abbiamo preso una situazione in corsa. A noi toccherà in 18 mesi realizzare tutto. È sotto gli occhi di tutti che i cantieri sono in pieno fermento, regolari da cronoprogramma, e di questo sono soddisfatto».
Ferrarese ha ricordato che «sono 41 i cantieri e 21 i comuni coinvolti» e che «quello dello Stadio del Nuoto è tra i più importanti, come lo stadio di calcio e i campi da tennis». Ha poi sottolineato la necessità di non rallentare: «Non possiamo perdere nemmeno un giorno, gli imprevisti per noi non valgono. Se c'è un problema dobbiamo accelerare, far lavorare anche di notte o di domenica».
Il commissario ha ribadito che «stiamo accelerando, portando avanti tutto nel migliore dei modi, con una grande squadra e grande determinazione». Ha aggiunto di essere fiducioso anche sulla risoluzione delle questioni ancora aperte: «Sicuramente il problema delle navi e quello con il comitato internazionale saranno risolti nei prossimi giorni. Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Abbiamo al nostro fianco il governo e una schiarita ci sarà sicuramente».
Bitetti ha rimarcato: «Taranto sarà la capitale del Mediterraneo, un contenitore dove lo sport dovrà necessariamente essere seguito, promosso, coltivato, anche in termini di investimenti, oltre al benessere e alla qualità della vita della popolazione. Siamo tutti concentrati, siamo ottimisti, vogliamo che questa manifestazione riesca al meglio e che la città di Taranto sia capitale dello sport».