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Crispiano, scoperto in una gola un «cimitero» di auto rubate: recuperati 10 mezzi

 
Redazione online

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Crispiano, scoperto in una gola un «cimitero» di auto rubate: recuperati 10 mezzi

L'operazione è stata fondamentale anche per l'impatto ambientale: erano presenti infatti parti meccaniche e batterie che, se non rimosse, avrebbero potuto contribuire all’inquinamento del suolo

Venerdì 28 Aprile 2023, 10:36

29 Aprile 2023, 11:24

MASSAFRA - I carabinieri di Massafra (Ta) durante alcuni controlli nelle località rurali, al di fuori dei centri urbani, nella mattinata di ieri hanno scoperto nel cuore della gravina di Triglio, detta anche “bocca dei ladroni”, nel comune di Crispiano, un vero e proprio cimitero di auto rubate.

I militari sono riusciti a calarsi per 20 metri di profondità, con delle imbragature, all’interno della gola per recuperare diverse autovetture, tutte poi risultate rubate in provincia di Taranto. Dieci i mezzi rubati, alcuni dei quali risultati completamente bruciati, e l'operazione è stata fondamentale anche per l'impatto ambientale: erano presenti infatti parti meccaniche e batterie che, se non rimosse, avrebbero potuto contribuire all’inquinamento del suolo, in un’area protetta, ricca di flora e fauna, all’interno del Parco Regionale Terra delle Gravine.

Dichiarazione del sindaco di Crispiano, Luca Lopomo

I carabinieri della Compagnia di Massafra hanno scoperto un vero e proprio “cimitero” di auto rubate.
Lo hanno trovato nel cuore della gravina del Triglio, detta anche “bocca dei ladroni”, nel nostro Comune di Crispiano.
«Sono davvero rammaricato, sia perché si tratta di veicoli che erano stati sottratti ai legittimi proprietari e sia per il grave danno ambientale in barba al rispetto per il nostro territorio. Erano, infatti, presenti parti meccaniche e batterie che, se non rimosse, avrebbero potuto contribuire all’inquinamento del suolo, in un’area protetta, ricca di flora e fauna, all’interno del “Parco Regionale Terra delle Gravine”».

Per via della particolare conformazione morfologica del luogo, l’intervento è stato possibile anche grazie all’ausilio dello “Squadrone Carabinieri Eliportato Cacciatori Puglia” e del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, assieme al gruppo dei Carabinieri forestali di Taranto.

«Ringrazio i militari che, grazie alla preparazione e all’addestramento acquisito, sono riusciti a calarsi per circa 20 metri di profondità, con delle imbragature, all’interno della gola della gravina. Noi con il personale comunale abbiamo fornito da subito tutto il supporto necessario alle forze dell'ordine».

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