TARANTO - È un programma ricco di eventi quello che caratterizzerà, dal 17 marzo al 9 aprile, la nona edizione del Mysterium festival, contenitore di eventi culturali legati alla Settimana santa tarantina. La rassegna è organizzata dada «Le Corti di Taras» con il patrocinio dell’Orchestra della Magna Grecia, dell’Arcidiocesi e del Comune di Taranto, in collaborazione con Ministero della Cultura, Regione Puglia, L.A. Chorus e ARCoPU e il sostegno di sponsor privati. Il cartellone, presentato ieri nella sede dell’Arcivescovado, anche quest’anno punta su proposte multidisciplinari in coincidenza con la Settimana Santa con tematiche sul sacro, tra cinema, musica, teatro, arte, letteratura e altre performance di alto spessore. Hanno partecipato alla conferenza stampa, aperta da don Emanuele Ferro, portavoce della diocesi, l’arcivescovo Filippo Santoro; il Maestro Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra Magna Grecia, il Maestro Pierfranco Semeraro, presidente ARCoPU; l’assessore a Cultura e Spettacolo, Fabiano Marti; il presidente del Comitato scientifico del Mysterium Festival, Donato Fusillo; e Beatrice Lucarella, presidente della Sezione Industrie alimentari e Turismo di Confindustra. Presenti all’incontro, fra gli altri, il presidente de «Le Corti di Taras», Nunziata Aresta; il presidente dell’Associazione musicale Luis Bacalov, Giovanni Ammirati; e il presidente CRAC Puglia, Giulio De Mitri.
Il Festival si aprirà il 17 marzo, nella Concattedrale, con Misa Tango-Il nostro Luis, concerto dedicato a Luis Bacalov, grande compositore e direttore, premio Oscar, per dodici anni direttore principale dell’Orchestra della Magna Grecia. Come sempre, chiusura della rassegna con il Concerto di Pasqua (9 aprile) nel Duomo di San Cataldo.
L’arcivescovo Santoro ha parlato di «tre cerchi concentrici per vivere la Settimana Santa: la liturgia, a cui partecipano i fedeli; Riti e Processioni, che pongono al centro la religiosità popolare; e il Mysterium Festival, che interessa un pubblico vasto con cultura, musica, teatro. Tutto questo, indissolubilmente connesso con il Mistero della Redenzione, dalla Passione alla Resurrezione di Nostro Signore».
La Pasqua, ha proseguito mons. Santoro, «è mistero di passione, morte e resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo; oltre alla liturgia e ai tradizionali momenti delle processioni della Settimana Santa, il Mysterium Festival racconta la speranza attraverso l’arte, in un momento in cui noi tutti dobbiamo unirci in preghiera per la fine della guerra, per le vittime di Cutro e del terremoto in Turchia e Siria. Per la rinascita del nostro territorio occorre un messaggio forte, non per dimenticare la realtà, ma per costruirla e spalancarla alla speranza e alla solidarietà».
Fra le rassegne a cura dell’Orchestra della Magna Grecia, ha detto il Maestro Piero Romano, «il Mysterium è il Festival più delicato, più sensibile; di sicuro quello che vibra in maniera forte e intensa all’interno di una città che vuole connettersi con tradizione e fede, con l’idea di interpretarlo nelle varie forme, nei vari generi musicali attraverso la mente creativa di compositori, interpreti e artisti. Ogni progetto nasce nel segno dell’innovazione. La cosa che anima noi tutti in queste settimane di organizzazione e messa in opera del programma, è la fede che ci anima nei confronti del pubblico, dei fedeli, di chi vive la città in momenti come questi con grande partecipazione».
Il Mysterium Festival, ha commentato l’assessore Fabiano Marti, «si è ritagliato uno spazio autorevole nel panorama degli eventi di spessore espressi dalla nostra città. Altro aspetto importante del Mysterium è la programmazione degli eventi in tutti i quartieri della città: perché nessun tarantino si senta trascurato».