Sarà consegnata entro prossimi 60 giorni la relazione del medico legale Francesco introna che ieri ha eseguito l’autopsia sul corpo dell’83enne Rosalia Mistretta, l’anziana donna che ha perso la vita nell’incendio che ha devasto l’appartamento di Piazza Carmine a Taranto lo scorso 30 gennaio.
Il consulente nominato dal pubblico ministero Mariano Buccoliero ha condotto l’esame autoptico, ma elementi utili a definire con esattezza le cause del decesso potranno arrivare solo dopo un’analisi attenta che chiaramente richiede tempo. Accertamenti sulla tragedia che intanto proseguiranno anche domani quando nel laboratorio degli specialisti dei carabinieri del Ris di Roma saranno analizzati alcuni campioni prelevati dall’abitazione nei giorni scorsi. Incendio colposo e omicidio colposo sono le due ipotesi di reato contro ignoti su cui stanno lavorando al momento gli inquirenti. Ai militari del Reparto Investigazioni Scientifiche dell’Arma sono stati affidati sostanzialmente due compiti: il primo è quello di ricercare nell’attico al nono piano dello stabile eventuali sostanze che potrebbero aver generato le fiamme e poi quello di analizzare nei laboratori della caserma romana «Salvo D’acquisto» i campioni.
Al momento le attività investigative si erano concentrate in particolare su alcuni elettrodomestici, una stufa e una televisione, che a causa di un corto circuito potrebbero aver generato delle scintille trasformate rapidamente in fiamme per il contatto con la moquette.
Fiamme cresciute in un tempo talmente veloce, divorando il legno e i tendaggi dell’appartamento, al punto da rendere immediatamente rovente quella casa. Ma le ultime disposizioni del magistrato servono ad ampliare il raggio di analisi e a valutare che l’incendio non si sia propagato per altre cause.
Altre informazioni utili alle indagini e a chiarire tutti gli aspetti della vicenda potrebbero arrivare dalla figlia della donna che, attraverso il suo legale Giuseppe Leoni, nei giorni scorsi ha chiesto di essere ascoltata dal pubblico ministero Buccoliero. L’anziana donna infatti era seguita da due badanti e dalla stessa figlia che vive al piano sottostante: l’incendio purtroppo si è sviluppato tra le 15 e le 16, orario che non era coperto dalle badanti, ma durante il quale la donna era solita dormire su una poltrona. Le fiamme, purtroppo, si sono sviluppate esattamente in quei minuti in cui nessuno ha potuto trarla in salvo.