Taranto - «Non abbiamo mai parlato di realizzare, all’interno dello stadio, un centro commerciale. Il nostro obiettivo non è favorire speculazioni, ma piuttosto fornire servizi soprattutto ai residenti del quartiere Salinella. Detto questo, pensiamo ad uno “Iacovone” polifunzionale e ad un progetto che sia sostenibile magari anche, se interessati, con il supporto di uno o più operatori privati». Firmato Ubaldo Occhinegro, assessore all’Urbanistica del Comune di Taranto. Che, dopo oltre un’ora di confronto sulla pagina Facebook dell’associazione «Taras 706 a.C.» (webinar, così come si definisce ora), usa parole chiare per allontanare i timori dei tifosi rossoblù. In particolare, l’esponente della giunta Melucci ha partecipato al terzo appuntamento di Iacovo’. («Progetti e idee per lo stadio del futuro»). Si tratta di un ciclo di confronti telematici sull’attualità e sulle prospettive di ammodernamento dello stadio comunale. Inoltre, l’iniziativa è stata ideata da: Cosimo Dolente (esperto valutatore di progetti Erasmus+ Sport); Michele Dentico (dottorando in Comunicazione e Ricerca sociale presso l’Università “La Sapienza”) e da Fabio Guarini (presidente del supporters trust tarantino). Che, insieme agli utenti del web, hanno rivolto una serie di domande all’assessore all’Urbanistica.
È stato proprio Occhinegro ad anticipare che, probabilmente, «avvieremo una manifestazione d’interesse per tastare il terreno e per vedere, quindi, se ci sono dei gruppi imprenditoriali interessati ad investire delle risorse per contribuire, insieme all’Amministrazione comunale, ad ammodernare lo stadio. Magari - sottolinea - potremmo puntare su una possibilità offerta dalla legge ovvero dall’articolo 64 del Codice degli Appalti che, in particolare, permette il dialogo competitivo tra i privati e l’ente pubblico in modo da elevare la qualità delle offerte». Se, però, nessuno dovesse rispondere all’appello di Palazzo di Città, «faremo da soli. Del resto, non ci siamo mai tirati indietro anche se comunque - avverte l’esponente della giunta Melucci - il tema dei costi di gestione va affrontato visto che, considerate le difficoltà di quest’anno legate al Covid, le entrate si sono rifdotte a 1.300 - 1.400 euro al mese e, normalmente, non superano le 2mila 700 euro. Praticamente nulla, rispetto alle spese che annualmente sostiene l’Amministrazione per le manutenzioni e gli interventi». E, a proposito di cifre, l’assessore chiarisce che «il futuro dello “Iacovone” è legato alle risorse finanziarie a disposizione. Sia chiaro, non potremmo fare nulla se non dovessimo avere più i 20 milioni di euro che riteniamo utili, anzi necessari, per intervenire in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2026. In realtà, siamo ottimisti e pensiamo che non ci siano particolari problemi, ma dobbiamo attendere per avere certezza sui fondi. Una volta ottenuto questo dato, potremo partire con la progettazione». Che, ha sottolineato l’assessore confrontandosi con Guarino, Dolente e Dentico, dovrebbe puntare su determinati criteri. Tra questi: eliminazione delle barriere architettoniche; efficientamento energetico; realizzazione di spazi polifunzionali che rendano il progetto economicamente sostenibile e che offrano dei servizi ai residenti. Nessuna preclusione, fa sapere Occhinegro alla fondazione Taras, per il coinvolgimento delle associazioni nelle fasi preliminari alla redazione del bando e degli avvisi pubblici.
L’esponente della giunta Melucci ha, però, avvisato tutti su un punto. Quale? Condizione necessaria e sufficiente affinché possano iniziare i lavori è che al rione Salinella venga eliminato il cosiddetto rischio idraulico. Lo stadio, infatti, sorge in un’area (la Salina piccola) in cui, quando la pioggia cade copiosamente, si creano degli allagamenti. «In particolare, per quel che riguarda lo “Iacovone” nel sottosuolo penetra acqua salmastra che, con il passar degli anni, deteriora le strutture. Bisogna, dunque, eliminare questi problemi. E l’Amministrazione comunale - ricorda Ubaldo Occhinegro - è in lizza per accedere ai finanziamenti ministeriali utili per realizzare un sistema che incanali l’acqua piovana in maniera differente. In questo modo, oltre ad ammodernare lo stadio - conclude - potremo anche realizzare il Parco del Mediterraneo».

L'incontro tenuto online
L'assessore Occhinegro chiarisce: «Vogliamo solo evitare speculazioni»
Domenica 25 Aprile 2021, 11:18