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Neonata muore a 10 giorni: indagati medici e ostetrica a Taranto

 
vittorio ricapito

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vittorio ricapito

Neonata muore a 10 giorni: indagati medici e ostetrica a Taranto

La bambina era nata lo scorso 15 luglio. Ora verranno acquisite le cartelle cliniche e tutta la documentazione sanitaria. Domani l’autopsia disposta dal pm Epifani che indaga sul caso

Mercoledì 29 Luglio 2020, 09:50

Due giovani genitori tarantini si sono rivolti alla magistratura per fare luce sulla morte della loro piccola venuta al mondo da soli dieci giorni. Sono nove i medici, quasi tutti dei reparti di ginecologia e neonatologia del Santissima Annunziata e un’ostetrica ad aver ricevuto l’avviso di garanzia dal pubblico ministero Remo Epifani, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Domani il pm affiderà a un consulente medico l’autopsia sul corpo della piccola, morta appena dieci giorni dopo il parto, per chiarire le cause del decesso ed eventuali responsabilità da parte delle equipe mediche che si sono occupate della neonata. Per questo, al momento, tutti i medici che si sono occupati della neonata risultano indagati. I genitori della bimba si sono rivolti all’avvocato Fabrizio Del Vecchio e hanno presentato una circonstanziata denuncia ai carabinieri rappresentando tutte le circostanze che si sono verificate nei pochi giorni di vita della neonata. Dopo la denuncia, la procura ha acceso un faro sul caso e come primo atto dovuto procederà all’esame medico del corpo al quale potranno partecipare con propri consulenti tutti gli indagati. Poi verranno acquisite le cartelle cliniche e tutta la documentazione sanitaria. La piccola, nata il 15 luglio da parto naturale senza complicazioni, stava bene. Tutti i valori erano nella norma. Al terzo giorno i medici hanno segnalato febbre e valori alti della proteina C reattiva, segno di una infiammazione. «I medici ci dicevano che era una semplice infezione curabile con antibiotici e che dopo due o tre giorni la piccola sarebbe tornata a casa», hanno raccontato i genitori ai carabinieri. La mamma, già dismessa dall’ospedale, ha potuto vederla ogni giorno per un’ora, per allattarla e tenerla in braccio. Per il restante tempo, la piccola è stata tenuta in incubatrice. Poi improvvisamente le condizioni della piccola sono peggiorate, al punto che i medici hanno impedito alla mamma di allattarla. Congedati dal personale con la promessa di essere aggiornati sulle condizioni, sabato scorso i due giovani genitori sono stati richiamati dopo dieci minuti e accolti, così hanno ricostruito in denuncia, da un medico che ha riferito loro di essere rientrato dalle ferie per occuparsi della piccola e che le condizioni erano critiche. Nel giro di tre ore le condizioni della piccola sono ulteriormente peggiorate, al punto che neanche una trasfusione di plasma tentata in extremis è riuscita a salvarle la vita. Secondo i genitori, i medici hanno sottovalutato la situazione oppure non hanno riferito loro in modo chiaro quello che stava accadendo. Per i medici si è trattato di uno shock settico ma sarà ora compito della magistratura stabilire se il tragico destino della neonata è stato stabilito solo da fatalità oppure se ci sono state responsabilità mediche.

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