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Amianto a Taranto, operatore scolastico morto riconosciuto come Vittima del Dovere

 
Redazione online

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È mancato nel 2009 per mesotelioma pleurico, e ha lavorato dal 1970 alla metà degli anni Novanta in un istituto tecnico, esposto all'amianto. Lo rende noto il Tribunale del Lavoro

Giovedì 16 Luglio 2020, 12:39

Il Tribunale del Lavoro di Taranto ha riconosciuto lo status di «Vittima del Dovere» a un operatore scolastico morto nel 2009 per mesotelioma pleurico, che ha lavorato dal 1970 alla metà degli anni Novanta in un istituto tecnico di Taranto e che è stato esposto alle fibre cancerogene di amianto. Lo ha reso noto Luciano Carleo, presidente di Contramianto, la onlus che ha fornito assistenza legale alla famiglia della vittima nella controversia contro il Ministero dell’Istruzione.

«La espletata consulenza tecnica di ufficio medico-legale, le cui conclusioni - è scritto nella sentenza - devono condividersi siccome congruamente motivate ed immuni da vizi logici e giuridici, ha evidenziato altresì la sussistenza della denunziata patologia (mesotelioma pleurico) e del nesso di causalità tra la stessa e l’attività lavorativa svolta dal dante causa degli istanti alle dipendenze del Ministero convenuto, con particolare riferimento proprio alla prolungata inalazione di polveri di amianto».
La decisione del Tribunale di Taranto «è - ha commentato Carleo - una sentenza apripista per quanti sono deceduti o si sono ammalati per amianto lavorando a scuola. Lo Status a 'Vittima del Doverè prevede il riconoscimento complessivo per gli eredi della speciale elargizione di 200 mila euro oltre interessi e rivalutazione e lo speciale assegno vitalizio per il coniuge e ciascun figlio avente diritto per una pensione mensile di 1.600 euro e decorrente dalla data della morte della vittima».

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