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ArcelorMittal, Usb denuncia: «Dispersi prodotti chimici in reparto Pla2». «Cappe di aspirazione inefficaci»

 
Redazione online

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Taranto, in quartiere Tamburi agenti inquinanti più alti rispetto al 2018

foto di repertorio

Esposto in procura, 'sistema artigianale di lavaggio lamiere'

Venerdì 19 Giugno 2020, 15:24

18:23

TARANTO - «Nel reparto Pla2 (Produzione Lamiere) dello stabilimento siderurgico ArcelroMittal di Taranto si è verificata una dispersione di prodotti chimici emulsionati utilizzati per il lavaggio delle lamiere tramite un sistema artigianale realizzato senza collaudo né certificazione». Lo sostiene l’Usb di Taranto, che ha denunciato «l'inosservanza di norme mirate alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori alla Procura della Repubblica, ai Carabinieri del Nil, allo Spesal e all’Arpa».
Secondo l’Unione sindacale di base, il personale chiamato ad utilizzare i prodotti chimici «non è stato messo in condizione di visionare le schede di sicurezza del prodotto, né di conoscere la pratica operativa e l’ordine di servizio correlato all’attività.

L’improvvisato e rudimentale sistema utilizzato ha determinato la dispersione della sostanza sul pavimento. Va inoltre fatto notare che gli addetti a tale servizio sono sprovvisti - aggiunge l’Usb - dei Dispositivi di protezione individuale previsti e che, per l’assenza nella zona di docce e contenitori dove riporre gli indumenti contaminati, non hanno neanche la possibilità di eliminare le tracce del prodotto chimico dopo esserne entrati in contatto».
L’Usb, rilevando «criticità ambientali, strutturali ed infortunistiche» e la «violazione di basilari norme di tutela della salute e della sicurezza» nell’area Pla2, ha deciso di rivolgersi «agli organi competenti perché venga garantito un tempestivo ed efficace intervento mirato a ripristinare condizioni di lavoro adeguate e sicure». 

«Le cappe mobili di aspirazione fumi/polveri del reparto Gestione Rottami Ferrosi (GRF) dello stabilimento siderurgico, realizzate a seguito di prescrizione Aia entrata in vigore l’1 gennaio 2019 per le attività di ribaltamento paiole scoria acciaio, presentano gravi ed evidenti problematiche che ne limitano fortemente la capacità di aspirazione». Lo scrivono Fim, Fiom e Uilm di Taranto in un esposto a Ispra, Arpa Puglia e Spesal, aggiungendo che «tali cappe mobili oggi presentano le paratie mobili laterali in materiale ignifugo quasi completamente bruciate, rendendo l'aspirazione sostanzialmente inefficace. Infatti, in tali condizioni, l’attività di ribaltamento paiola di scoria acciaio determina la copiosa e incontrollata fuoriuscita di vapori, fumi e polveri tanto lateralmente quanto dall’apertura anteriore».
Secondo i coordinatori di fabbrica Vincenzo La Neve (Fim), Francesco Brigati (Fiom) e Gennaro Oliva (Uilm), «tali gravi carenze impiantistiche sono da attribuire per gli scriventi alla più volte denunciata mancanza di manutenzione, in questo caso con gravissimi esiti per l’ambiente e la salute di lavoratori e cittadini. Si chiede pertanto un vostro immediato intervento per appurare quanto su esposto»

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