Sabato 06 Settembre 2025 | 20:35

Lecce batte Paganese
difende primato solitario

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

CAPITANE LEPORE LECCE

Domenica 11 Dicembre 2016, 10:46

MARCO SECLI'
LECCE - Il Lecce riconquista il Via del Mare, risponde alle vittorie delle dirette inseguitrici e, in attesa del recupero di Matera-Juve Stabia, difende il primato solitario. Finisce 3-1 con la Paganese, con copertina d’obbligo per Franco Lepore. Il capitano, leccese «doc», apre e chiude la contesa con la prima doppietta in giallorosso, per giunta nel giorno della centesima presenza con la maglia della squadra della propria città. La sua giornata di grazia permette di superare un avversario tutt’altro che arrendevole che, dopo il 2-0 di Caturano, riapre la sfida con una prodezza di Reginaldo, attaccante di razza a dispetto dell’età e della categoria.
Rispetto alla vittoriosa spedizione di Messina, Padalino torna al collaudato 4-3-3. Rimette Giosa al centro della difesa e ridà fiducia ai giovani Tsonev e Fiordilino a centrocampo, al fianco del rientrante Mancosu. Rientra anche Lepore, ma come esterno del tridente assieme al confermato Doumbia. Tra i «big», partono di nuovo dalla panchina Torromino e Pacilli. La Paganese, squadra quadrata e ben disposta da Grassadonia, occupa gli spazi con un 5-3-1-1.
L’asse destro Ciancio-Lepore inizia a funzionare fin da subito. Al 9’ un cross del terzino è deviato di testa da Caturano: pallone a Mancosu che calcia in porta e il portiere si salva con l’aiuto della traversa. Sul corner successivo è ancora Mancosu a sfiorare il gol. La gara rispetta il copione: il Lecce preme alla ricerca del vantaggio, gli ospiti si affidano al contropiede. E i giallorossi rischiano grosso quando Reginaldo, servito dalla «spizzata» di Herrera, salta anche Gomis e spedisce in porta: Cosenza salva con un prodigioso recupero. Passata la paura, i padroni di casa ricominciano a pressare. Come a Messina, Doumbia non dà tregua con le sue sgroppate. Contessa, invece, stavolta non convince Padalino che lo sostituisce al 33’ con Vitofrancesco (Ciancio passa a sinistra). Altro brivido al 32’ per gli undicimila del Via del Mare quando Deli sfiora il palo.
Ma al 36’ arriva il gol liberatorio: grande progressione di Mancosu, apertura per Lepore che avanza e dal vertice dell’area lascia partire un diagonale vincente. Il raddoppio non tarda: al 43’ Caturano soffia il pallone a Parlati, entra in area e di sinistro batte Chiriac per il dodicesimo sigillo personale in campionato. Al 45’ il portiere ospite vola a togliere dall’incrocio dei pali una magistrale punizione di Mancosu. I giallorossi sembrano poter amministrare, ma al 7’ della ripresa il solito Reginaldo riapre la partita. Il brasiliano, su punizione, penella una traiettoria che non lascia scampo a Gomis. La storia potrebbe complicarsi, ma al 12’ il distacco è ristabilito. Scambio Caturano-Lepore, che dal limite dell’area lascia partire una botta di destro imparabile.
La Paganese non si rassegna e ci prova con Reginaldo (Gomis si oppone), con Iunco (traversa al 29’ dopo la provvidenziale deviazione di Mancosu).
Padalino decide che è il momento di non rischiare e manda in campo Drudi al posto di Tsonev, costruendo una linea difensiva a cinque. Al 39’ il secondo miracolo di Chiriac nega la doppietta a Caturano, che colpisce a botta sicura su assist di Torromino. Poi tocca di nuovo a Gomis salvare prima su Mauri e ancora su Reginaldo. Il portiere risparmia un finale da palpitazioni al Via del Mare, che può fare festa per una vittoria attesa da quasi due mesi.
Missione compiuta: il Lecce arriva in testa all’ultimo esame del girone d’andata. E ora l’obiettivo è difendere il primato anche sabato, su un campo tradizionalmente difficile come quello di Andria.

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