Domenica 07 Settembre 2025 | 21:37

Lima: «Il Lecce sulla via giusta, Giampaolo ha trovato la chiave»

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

Lima: «Il Lecce sulla via giusta, Giampaolo ha trovato la chiave»

Il brasiliano, doppio ex della sfida col Bologna, spinge i salentini: «La salvezza va costruita soprattutto nelle partite casalinghe»

Venerdì 07 Febbraio 2025, 13:35

LECCE - «Quella di domenica tra Lecce e Bologna promette di essere una partita assai difficile per entrambe le formazioni che, per motivi differenti, avrebbero bisogno di conquistare l’intera posta in palio. Da una parte, la squadra salentina proverà a dare continuità all’importantissimo successo centrato sul terreno del Parma, ben sapendo che è soprattutto nei match interni che va costruita la salvezza in massima serie. Dall’altra, la compagine felsinea, avendo un incontro da recuperare, ha bisogno di mettere da parte punti preziosi per provare a meritare l’ammissione in Champions per la seconda stagione di fila o comunque un posto in Europa League». Ad inquadrare in questo modo la gara tra l’undici allenato da Marco Giampaolo e quello diretto da Vincenzo Italiano è Francisco Lima, ex centrocampista del team giallorosso nel 1999/2000 e di quello rossoblù nell’annata seguente.

Il brasiliano vede due complessi in salute: «Il Lecce ammirato a Parma ha una sua identità precisa. Al “Tardini”, Baschirotto e compagni hanno saputo interpretare al meglio i vari momenti della contesa, soffrendo quando sono stati in difficoltà e colpendo al momento propizio, anche con cinismo. Inoltre, hanno dimostrato personalità in quanto sono andati sotto di un gol, ma si sono riorganizzati subito, pareggiando dopo pochi minuti e ribaltando del tutto il risultato nella ripresa. Il Bologna dispone di un organico allestito per disputare la Champions oltre alla serie A. In coppa, felsinei hanno fatto fatica, salvo venire fuori bene alla distanza, quando la qualificazione era oramai compromessa. In campionato, invece, sono cresciuti sempre più e da diversi turni esprimono un calcio di buon livello. Martedì hanno meritato il pass per la semifinale di Coppa Italia. Sotto il profilo della qualità sono superiori ai loro prossimi rivali, ma questo non è l’unico parametro che determina il risultato di una partita. Non mi meraviglierei se, pur provando vicendevolmente a superarsi, giallorossi e rossoblù alla lunga pareggiassero, raggranellando un punto a testa».

Lima fa i complimenti a Giampaolo: «Non era affatto semplice, da subentrante e dovendo fare anche i conti con una serie di infortuni anche gravi, trovare la chiave giusta per rilanciare il Lecce. Invece, il trainer di Giulianova c’è riuscito, anche grazie al supporto del club, che è caratterizzato da una grande compattezza d’intenti. Le giornate storte ci sono state, ma vanno messe in preventivo. Le note positive hanno superato di gran lunga quelle negative».

Nel mercato di «riparazione» da poco passato in archivio, il sodalizio di via colonnello Costadura ha ceduto Patrick Dorgu al Manchester United: «Un club di provincia non può rifiutare una offerta come quella avanzata dai Red Devils per il danese. Al contempo, il ragazzo meritava di potersi giocare le proprie carte in una società di livello internazionale, in un torneo come la Premier. L’operazione ha reso più solida la società dal punto di vista economico. Con Corvino direttore sportivo o responsabile dell’area tecnica, la storia del Lecce è ricca di plusvalenze significative, sia negli anni gestiti dalla famiglia Semeraro che nella fase attuale».

Facendo un passo indietro, a Parma, il centravanti Nikola Krstovic ha realizzato una splendida rete e servito due assist a Santiago Pierotti: «Il montenegrino è molto bravo. Ha fiuto del gol, cattiveria agonistica, “fame”, voglia di arrivare. A volte magari sbaglia qualche occasione molto ghiotta, ma poi mette a segno dei “centri” dall’elevato coefficiente di difficoltà, proprio come quello rifilato ai “ducali”, al “Tardini”. Per dare il meglio di sé ha bisogno di avere più compagni di squadra accanto nella fase di possesso palla».

L’ex centrocampista ha un debole per Lassana Coulibaly: «Il maliano è molto forte. Lavora tanto per il collettivo, a volte in maniera oscura. Sa “tamponare” e rilanciare l’azione. Ha buona tecnica. Non mi meraviglierei se nel 2025/2026 finisse in una formazione di spicco».

Del Bologna, Lima indica tre giocatori in grado di fare la differenza: «Su tutti Orsolini e Dominguez, abilissimi a saltare l’uomo. Anche Castro, la punta centrale, è molto abile. Ma la rosa è tutta di livello. Basti pensare ai centrocampisti Freuler e Ferguson».

Domenica, il Lecce potrà contare sulla spinta del “Via del Mare”: «I giallorossi hanno un grande seguito anche in trasferta, ma in casa il calore dei ventisettemila sempre presenti è trascinante. Per un calciatore è stupendo potere contare su una passione smisurata come quella dei sostenitori salentini».

Sulla stagione vissuta con il Lecce dice: «Avevamo una “signora” squadra, ricca di uomini del calibro di Chimenti, Juarez, Sesa, Piangerelli, Conticchio, Colonnello, Lucarelli, Viali, Balleri. Ma sto dimenticando certamente qualcuno. Inoltre, eravamo allenati molto bene da mister Cavasin. I ricordi più belli sono legati al gol di testa che ho realizzato nel nostro stadio, contro la Juventus, dopo 2’, in un match poi vinto per 2-0, ed il successo interno per 2-1 sulla Reggina, nel quale ho finito la sfida in porta in seguito all’espulsione di Chimenti».

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