BARI - Il presente per risalire in classifica, il futuro per costruire un Bari da A. La sosta è stata occasione di confronto in casa biancorossa. Per il tecnico Pasquale Marino e la squadra per rafforzare i concetti su cui insistere nei prossimi sei turni, per il direttore sportivo Ciro Polito per identificare i settori su cui intervenire nel mercato invernale che scatterà il 2 gennaio. C’è da rendere appassionante una stagione finora al di sotto delle aspettative: l’obiettivo (minimo) dei playoff resta la priorità. Per poi giocarsi ogni chance agli spareggi-promozione.
PORRE LE BASI - «Abbiamo annunciato fin dallo sbarco in B che sarebbe scattato un progetto triennale per portare il Bari in A», ha affermato Polito nell’intervento di ieri su Radiobari. «Lo scorso campionato è stato al di là di ogni previsione: un’annata straordinaria che si è conclusa con una ferita difficile da rimarginare. Diversi calciatori sono stati protagonisti di exploit tali da rendere impossibile la loro conferma. Molti di loro sono stati una rivelazione: ricordiamo da dove venivano Caprile e Cheddira… La squadra attuale, invece, ha diversi elementi con comprovata esperienza in B: alcuni, come Aramu, hanno vinto questo campionato più volte. Ecco perché ritengo che sulla carta questo gruppo sia più competitivo: ciò non significa automaticamente ottenere gli stessi punti dell’ultimo campionato. Ora ci siamo messi il passato alle spalle: in questa stagione bisogna porre le basi per costruire la squadra che possa ambire alla serie A perché è la categoria che il Bari merita. E sono certo che, quando ci arriverà, ci resterà a lungo. In tal senso, non è uno svantaggio avere tanti calciatori in prestito: praticamente su tutti esistono opzioni di riscatto. Per fare un esempio, stiamo avendo conferme da Sibilli: ebbene, potremmo acquistare il suo cartellino ad un prezzo già fissato. Perciò, giochiamoci le nostre carte. E se a fine anno, ci toccherà affrontare di nuovo la B, lo faremo con gli elementi utili alla causa e disposti a soffrire insieme a noi. Il mio futuro? Mi reputo una persona seria, sono qui per compiere una missione, non vorrei mai andare via. Se penso a quando sono arrivato, ritengo che sia stato compiuto un gran lavoro. Ma Bari è una grande piazza: per piacere a tutti bisogna vincere sempre. Non guardo i social, ma vado avanti per la mia strada: per rendere felice un popolo straordinario».
REGISTA E ATTACCANTE - I giri di orizzonte per affrontare il mercato invernale sono già scattati: alcuni interventi sono imprescindibili, altri dipenderanno dall’identità che la squadra troverà nei prossimi sei turni. «L’infortunio di Maiello - spiega Polito - impone la ricerca di un play di qualità, sperando di trovarlo in una sessione complicata: ora si sta sacrificando Acampora in quel ruolo, ma in questo modo limitiamo le sue attitudini. Il resto dipenderà dal sistema di gioco su cui punterà il mister: se continueremo a disporci con i due attaccanti puri, allora sarà indispensabile un’altra punta, se, invece, dovessimo tornare al 4-3-3, bisognerà intervenire sugli esterni offensivi. Mi auguro che dei rinforzi faccia parte anche Menez: pagherei per riaverlo al meglio. Avrebbe potuto darci un contributo notevole per esperienza e qualità: il suo recupero procede meglio del previsto, entro un mesetto potrebbe essere a disposizione e dopo la sosta di gennaio speriamo di avere un calciatore ritrovato. Aramu? Non ha alcun problema fisico, dobbiamo dargli tutto il supporto possibile per beneficiare del suo talento».
Qualche nome di possibili interessi, soprattutto per la prima linea, comincia a trapelare. Su tutti, George Puscas: il 27enne attaccante del Genoa è stato già trattato in estate, ma il club ligure avrebbe voluto monetizzare dalla sua cessione, avanzando un’alta richiesta per l’intero cartellino. Ora, però, lo scenario potrebbe radicalmente cambiare, ragionando su una formula (prestito con opzioni di riscatto) più accessibile. Al Bari è stato anche proposto Louis Munteanu, 21enne attaccante rumeno (capitano dell’under 21, con una presenza in nazionale maggiore) di proprietà della Fiorentina, ma in prestito in patria al Farul Costanza: può essere una pista da tenere d’occhio. Qualcuno ha persino fantasticato il ritorno di Walid Cheddira: improbabile che il 25enne marocchino rinuncia alla vetrina della A, ma ultimamente i suoi spazi al Frosinone si sono un po’ ridotti, il cartellino appartiene al Napoli ed i rapporti con l’ambiente biancorosso sono rimasti eccellenti. Se si aprisse uno spiraglio… Se avverranno movimenti in entrata, sarà indispensabile operare anche in uscita. Un indiziato alla partenza potrebbe essere Malcom Edjouma, in panchina da sette turni di fila. «È un calciatore - conclude Polito - con caratteristiche particolari che mi intrigavano, ma viene pur sempre da un’altra realtà. Se non dovesse integrarsi, a centrocampo abbiamo comunque tante soluzioni. Ma ora lo vedo più “dentro” la squadra: mi piacerebbe che continuasse a lavorare con noi».