ANDRIA - Un mandato di un mese, in attesa che si completi il passaggio di proprietà del club, e poi si deciderà a chi affidare la panchina dell’Andria. Intanto, il primo a giocarsi questa chance è Doudou, il tecnico della Primavera biancazzurra, promosso domenica scorsa alla guida della prima squadra dopo l’esonero di Cudini. Dopo il buon areggio con il Monopoli, la società biancazzurra, ha rinnovato la fiducia al tecnico senegalese, da anni ormai in Puglia, dopo l'esperienza al Bari da calciatore e da allenatore del settore giovanile. Nel suo curriculum da tecnico c'è anche l'esperienza sulla panchina del Gravina in serie D. Ora la grande opportunità in serie C, diventando di fatto il primo allenatore africano nel calcio professionistico italiano. «Il mio destino è tracciato – ha detto il 47enne Doudou -. Ci sto mettendo l'anima per sfruttare fino in fondo questa opportunità che mi è stata data. Il mio sogno è arrivare ad allenare fino in serie A, ma adesso devo fare bene ad Andria».
Doudou si è conquistata la riconferma sul campo, dopo la prova positiva dell’Andria contro il Monopoli. «Di fatto ci è mancata solo la vittoria - ha aggiunto l’allenatore senegalese -. Meglio il secondo tempo, in cui abbiamo messo in seria difficoltà i quotati avversari. Non solo siamo riusciti a pareggiare, ma abbiamo sfiorato in più occasioni la rete del vantaggio, senza rischiare nulla. Devo ringraziare i ragazzi per la prova che hanno tirato fuori in un momento molto delicato. La reazione mostrata nella seconda frazione del match è stata molto importante. Finora, infatti, nel secondo tempo delle partite precedenti, sono stati sempre gli avversari ad avere la meglio. Questo significa che i ragazzi hanno voglia di lottare, ed è con questo spirito che bisognerà proseguire il campionato».
La scoperta di Djibril è stata una delle note positive. «Avevo bisogno di un calciatore che avesse gamba e fosse in grado di arginare la fonte del gioco avversario - dice Doudou -. Così ho pensato al giovane Djibril che non ha deluso le attese, nonostante i suoi 19 anni. Non solo ha bloccato De Risio del Monopoli, ma si è saputo proporre bene in fase di costruzione, agendo dietro i due attaccanti».
Da ieri, la squadra ha ripreso gli allenamenti in vista di un altro impegno proibitivo. Domenica, infatti, i biancazzurri faranno visita al Crotone, una delle corazzate del girone. «Anche il Monopoli è una delle squadre più forti, eppure siamo riusciti a creare non pochi problemi ai biancoverdi - continua Doudou -. Sulla carta siamo spacciati, ma sul campo partiamo alla pari. Intanto recuperiamo il trequartista Urso, e faremo delle valutazioni sugli acciaccati Fabriani e Persichini. La classifica? Non l’ho mai vista, anche quando facevo il calciatore. Io mi sto concentrando sul mio credo calcistico che è fatto di corsa ed intensità, da inculcare ai ragazzi. Solo così potremo fare bene».
Per questo nuovo incarico, Doudou ha dovuto lasciare la formazione Primavera (capolista nel girone) al suo secondo Strippoli. «La squadra era un po’ spaesata quando sono andato a salutarli lo scorso lunedì, ma è stata rassicurata dal presidente Roselli - conclude il tecnico -. Per riportare il sorriso è bastata una bella dose di focaccia che ho offerto loro per il mio recente compleanno. Continuerò a seguirli, sia pur a distanza. L’impegno della prima squadra è già complicato di suo».