LECCE - Alla pista «Fanelli» di Torricella il 29enne fasanese Donato Argese, su Radical SR4 Suzuki, per provare la prima esperienza al volante di un prototipo, è autore inconsapevole di una prestazione da record. Accade sui 1350 metri del circuito jonico, nella tappa pugliese del Formula Challenge del Campionato italiano Aci Sport. «Non ci potevo credere e non scorderò mai l’emozione che ho provato nel vincere questa gara – ha commentato il pilota della Epta Motorsport-. Non ero mai salito su questo tipo di veicolo, era il mio sogno, che si è realizzato grazie all’idea di Paolo D’Amico lanciata appena pochi giorni fa. Mi sono trovato al via senza ambizioni ma solo spinto dalla gioia di condurre per la prima volta questo bellissimo mezzo, ed in partenza lo avranno notato tutti, sembrava che guidassi la ‘600 di mia nonna. Poi però… sono entrato in sintonia con la Radical sono andato spedito».
Alla domanda se questo successo potrebbe in qualche modo cambiare il suo futuro, il pilota pugliese è tornato con i piedi per terra, Donato Argese punta al prossimo appuntamento con la Coppa Selva di Fasano, la gara d casa, a bordo della sua turismo, ma non può non strizzare l’occhio alla sfida di Airola tra qualche settimana. Delle sorti del campionato se lo staranno chiedendo anche gli altri protagonisti come Giuseppe Palumbo, il portacolori della scuderia Vesuvio che ha dominato la prima prova del tricolore, domenica a Torricella su Chiavenuto Suzuki è arrivato secondo assoluto con un divario di 15 secondi dal vincitore, e come il tarantino Vito Sgobio, terzo in classifica assoluta e primo in Vst, a bordo di una Formula Greco per Max Racing - la migliore scuderia al Rottacapozza. Il salentino Daniele Cataldo (Motorsport Scorrano) è quarto sulla Barracuda B21 costruita insieme al padre Onofrio davanti ai kart cross di Vito Ciracì e Giovanni Liuzzi, entrambi Max Racing.