Suso Cecchi D’Amico era la «Regina di Cinecittà», in quanto fu la prima e unica sceneggiatrice degli anni d’oro del cinema italiano. A «Illuminate», la docu-serie prodotta da Anele in collaborazione con Rai Cultura, in onda oggi alle 21.10 su Rai Storia, ad interpretarla è l’attrice Anna Ferzetti.
La narrazione su Suso Cecchi D’Amico - classe 1914, figlia del critico letterario Emilio Cecchi, e di una pittrice piuttosto nota ai tempi, Leonetta Pieraccini - parte nel momento in cui tutto cominciò: nel 1946 quando il marito, il musicologo figlio d’arte Fedele D’Amico, malato di tubercolosi, viene ricoverato in Svizzera. Suso, rimasta sola a occuparsi della famiglia, lavora alla stesura del suo primo film, «Avatar», che sancirà il suo battesimo come sceneggiatrice. L’opera è tratta da un racconto di Théophile Gautier e la trama viene stesa insieme agli amici Moravia, Flaiano e Castellani.
Suso Cecchi D’Amico era anche un’indagatrice dell’animo umano, amava scavare nel profondo, da dove cogliere le sue storie. Il fatto che fosse donna e che avesse una famiglia da mantenere non fu mai un ostacolo per la sua professione: si ritagliò un ruolo di spicco in un ambiente prettamente maschile e cambiò per sempre l’immaginario del cinema italiano del ‘900, ottenendo numerosi premi come il Leone D’Oro alla carriera nel 1994. Girato a Roma, ricostruendo la casa dove ha vissuto Cecchi D’Amico, il docu-film si arricchisce di materiali di archivio e dei contributi di testimoni illustri, tra parenti, colleghi e amici: dal figlio Masolino D’Amico all’attore Luca Zingaretti, dal regista Ivan Cotroneo alla direttrice del Premio Solinas Annamaria Granatello.