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Primavera, i giorni della rinascita

 
Erica Mou

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Erica Mou

primavera, mandorlo in fiore

Domani è primavera e, come sempre, mi pare arrivi solo adesso il vero capodanno, l’inizio, la partenza. Le parole di Erica Mou

Domenica 20 Marzo 2022, 19:08

19:10

BAT - Domani è primavera e, come sempre, mi pare arrivi solo adesso il vero capodanno, l’inizio, la partenza. Il momento in cui comincio a non sbagliare più la data in calce alle lettere o su un modulo da compilare: da domani scrivere duemilaventidue sarà per me finalmente un fatto ovvio, un automatismo, non più una forzatura del pensiero come in questi primi tre mesi dell’anno. È come abbracciare il punto di vista della natura, che da qualche giorno mi chiama prepotentemente alla finestra a ricordarmi che è il suo momento, che ce la farà anche stavolta, con o senza di me, con o senza di noi.

Mentre abbiamo finito di friggere zeppole per celebrare i padri e non dimenticarne i contorni in mezzo a tutta questa madre terra, l’albero di fico a cui non era rimasta neanche una traccia di verde ma nel cui tronco continuava a scorrere speranza, fa una festa alla quale sono invitata da tutta la vita ma che continua, ogni volta, a sembrarmi una sorpresa. E poi i rami secchi da bruciare, per scaldare via il freddo. L’albero di Giuda che esploderà di rosa cancellando la reputazione del suo nome e i cui fiori mangeremo, immersi nell’aceto, come si faceva un tempo. Gli starnuti, i bruchi che aggiornano il guardaroba. Il riccio di terra che abita da qualche parte nel prato e che tornerà a farmi compagnia la sera, rientrando a casa.

Il canto degli uccelli, le mosche che insistono sul vetro, la luce che si allunga sui bordi del pomeriggio.
Ed è così strano lo stridere di tutto questo con il tempo della nostra storia, con il buio delle notizie senza contraddittori di felicità, tutt’attorno a questo piccolo trafiletto, dentro il giornale. Ma se è sempre utile in un confronto avere un punto di vista nuovo da adottare, forse oggi vale la pena aprire la finestra sulla nostra terra e tentare, provare a imitare lo sguardo di questa nuova stagione e uscire fuori dal letargo, pensando che c’è sempre un altro modo possibile per vivere e che c’è sempre un giorno nuovo per nascere, ancora. Buona primavera.

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