Sabato 06 Settembre 2025 | 11:26

Marti (Lega): «È crollato un “sistema”, il centrodestra faccia presto con il candidato»

 
michele de feudis

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Marti (Lega): «È crollato un “sistema”, il centrodestra faccia presto con il candidato»

Il coordinatore regionale: possiamo vincere ma la nostra coalizione deve accelerare

Venerdì 06 Giugno 2025, 07:30

«Si sta sfasciando il “sistema Puglia”. Osserviamo lo smottamento senza entrare nelle vicende giudiziarie di queste ore, sulle quali la magistratura farà il suo corso. Questo blocco di potere si sta disgregando malamente e ora il centrodestra deve darsi una mossa»: così Roberto Marti, segretario regionale della Lega, spiega come il fronte conservatore debba dare risposte ai pugliesi davanti al nuovo ciclone giudiziario che sta travolgendo di nuovo, dopo il caso Maurodinoia-Cataldo, uno degli uomini più vicini al governatore Michele Emiliano.

Senatore, la proposizione di una alternativa al centrosinistra spetta a lei e ai suoi colleghi Marcello Gemmato e Mauro D’Attis. Che fare?

«Da lunedì pomeriggio, dopo l’esito delle comunali di Taranto, la nostra coalizione deve accelerare».

Ci vuole un ruolino di marcia?

«Dobbiamo subito definire il programma per le regionali, per una alternativa a vent’anni di fallimenti e una disgregazione politica sotto gli occhi di tutti».

A Taranto, dove il Carroccio ha sostenuto fin dal primo turno Francesco Tacente, il manager candidato civico, che succede nel ballottaggio?

«Crediamo che i tarantini possa esprimere un voto libero per girare pagine dopo l’ultimo ciclo amministrativo. Noi abbiamo individuato un candidato giovane e preparato, Tacente, che può aiutare una città in sofferenza a risollevarsi e riscattarsi: è una figura svincolata dal “sistema”. Con la nostra coalizione coesa da Taranto a Bari, fino a Roma, ci sarà un collegamento quotidiano con il governo nazionale, per dare una nuova pagina di buona politica alla comunità ionica. Vogliamo vincere per cambiare registro».

Nel capoluogo ionico le divisioni iniziali sono state superate.

«La coalizione di centrodestra dal 1994 ha espresso sempre una linea comune, sui grandi temi nazionali come nelle partite delle comunali. Questo modello lo dobbiamo traslare da martedì sulle regionali: i pugliesi ci chiedono un progetto politico per ritrovare fiducia nel futuro. Non si può più perdere tempo».

Contro il papabile rivale dem Antonio Decaro, è meglio mettere in campo un civico o un politico?

«Non è un problema di identikit. Il centrodestra è unito anche quando è diviso, funziona a Roma come su Taranto. Conta il progetto, che per le regionali va presentato ai pugliesi prima possibile».

Finora a destra si è fatta troppa «melina».

«E non è possibile tentennare ancora. Si è preso tempo per il possibile terzo mandato, poi è emerso il candidato “fantasma” Decaro, ora non ci sono più scuse. Come abbiamo fatto indicando Tacente, possiamo scegliere una figura di qualità anche per le regionali».

L’attenzione del governo per la Puglia?

«Tra patto per la Coesione e risorse per le infrastrutture, la regione non ha mai avuto tanti fondi a disposizione. Abbiamo un esecutivo, quello con i leader Meloni e Salvini, che ha grande attenzione per la risoluzione delle più annose questioni che hanno frenato il Sud. Ora è tempo che anche la Puglia si connetta a questo trend nazionale: dobbiamo cogliere questa opportunità e presentare il “nostro modello”. E poi il programma sarà tutto calibrato su modernizzazione, infrastrutture e welfare che non lasci nessuno indietro».

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