BARI - L’industria automotive è in affanno. Ne abbiamo parlato con Francesco Marino, quarta generazione dell’omonimo gruppo di concessionarie, la cui storia inizia nel 1953, annoverato oggi come il gruppo più grande del meridione in termini di auto vendute e clienti serviti: 10.000 veicoli venduti annualmente e un fatturato di oltre 200 milioni di euro, il Gruppo Marino opera in tre regioni – Puglia, Basilicata e Molise – con 12 sedi che si estendono da Leuca a Termoli, passando per Matera, rappresentando i brand Renault, Dacia, Opel, Alpine e Leapmotor, oltre alla distribuzione ricambi Stellantis e commercializzando migliaia di vetture usate tramite il centro usato.
Dottor Marino qual è lo stato di salute del mercato dell’auto italiano?
«Per meglio comprendere il mercato italiano occorre partire dalle tendenze industriali, le quali non hanno confini territoriali. Il rallentamento delle vendite di veicoli su scala globale, la concorrenza degli operatori cinesi e la traiettoria incerta della transizione verso i veicoli elettrici hanno provocato importanti ripercussioni sui titoli in borsa dei principali produttori. Anche i rally rialzisti dei principali produttori cinesi di auto elettriche pronti ad invadere l’Europa sono un lontano ricordo, alimentando preoccupazioni per un futuro incerto a causa dei dazi all’importazione di vetture in Europa e dell’over produzione di vetture rimaste invendute nei piazzali dei dealer e dei costruttori. In questo scenario globalmente incerto, le concessionarie italiane sembrano godere ancora di ottima salute nonostante negli ultimi due mesi il mercato abbia registrato flessioni a due cifre rispetto allo scorso anno, imponendo una revisione delle stime per questo 2024, che si attesterà agli stessi numeri del 2023, ovvero a -15% rispetto al 2019, ultimo anno di riferimento pre pandemico».
Il futuro sarà elettrico?
«I principali vantaggi delle vetture elettriche sono rappresentati dai ridotti costi di utilizzo e dei consumi, l’accesso in zone a traffico limitato, l’esenzione del pagamento del bollo, un’esperienza di guida sorprendente e la necessità collettiva di tutela ambientale. Opportunità importanti non ancora comprese da parte di tutti i clienti. La Puglia, come tutte le Regioni del Sud Italia, è penalizzata principalmente per l’assenza di infrastrutture di ricarica e da un reddito pro-capite ridotto rispetto ad altre zone d’Italia. Ampliando il perimetro di osservazione, i limiti Pugliesi appaiono essere comuni ad altri Paesi europei, tuttavia il focus della commissione di Bruxelles è la cessazione della commercializzazione di vetture termiche prevista per il 2035, senza considerare le enormi difficoltà che tutta la filiera produttiva e commerciale dovrà affrontare per arrivare a questa scadenza. Nel frattempo, al fine di evitare sanzioni miliardarie, i costruttori devono rispettare i limiti delle emissioni di anidride carbonica per le nuove vetture immatricolate imposte dalla Commissione Europea, le quali diventano ogni anno più stringenti: nel 2025, in Europa, per ogni cinque immatricolazioni di autovetture nuove, una dovrà essere completamente elettrica, pari al 20% del mercato. Ad oggi sembra essere uno scenario complicato, poiché ad eccezione di alcuni paesi nord Europei, il resto dell’Europa sembra non potersi permettere questa tecnologia. Oggi sono principalmente i produttori a soffrirne, a seguito degli investimenti miliardari sulla tecnologia BEV, ma presto anche le reti distributive potrebbero essere colpiti da questa onda lunga. Una cosa è certa: i motori elettrici non saranno l’unica tecnologia futura, poiché sono allo studio carburanti sintetici e l’idrogeno».
All’87esima edizione della Fiera del Levante alcuni dei principali gruppi di vendita di autovetture di Bari hanno mostrato come sempre i loro muscoli. Come sta andando al Gruppomarino?
«La Fiera per antonomasia è adrenalinica e questa edizione non ha tradito le aspettative: +63% di contratti registrati nei primi giorni di questa importante kermesse, lasciano ben sperare per l’ultimo e più importante fine settimana che ci apprestiamo a vivere, e per il quale abbiamo iniziato lavorare sin dallo scorso aprile. Per noi, la Fiera del Levante ha un'importanza strategica sia da un punto di vista economico, poiché contribuisce per circa il 7% al nostro fatturato annuale, sia da un punto di vista del coinvolgimento collettivo aziendale, poiché genera senso di appartenenza e aggregazione. Inoltre, presentiamo 9 nuove vetture, tra cui Renault Scenic, auto dell’anno 2024, l’Opel Frontera in anteprima nazionale, e soprattutto l’ultimo brand acquisito Leapmotor».