Sabato 13 Dicembre 2025 | 12:23

In Puglia è allarme abbandoni di cani e gatti: crescono i numeri del randagismo

In Puglia è allarme abbandoni di cani e gatti: crescono i numeri del randagismo

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

In Puglia è allarme abbandoni di cani e gatti: crescono i numeri del randagismo

L'ultimo bollettino Enpa: 2.550 cani recuperati tra vaganti e ceduti di cui 753 senza microchip, 175 sequestrati per maltrattamenti, e 3.750 gatti soccorsi

Sabato 13 Dicembre 2025, 10:43

10:46

La Puglia continua a fare i conti con una ferita che non accenna a rimarginarsi: quella degli abbandoni di animali. Non è una questione stagionale, come qualcuno ancora pensa. È un’emergenza costante, che assume forme diverse e che, negli ultimi giorni, ha mostrato nuovamente tutta la sua gravità attraverso una serie di episodi che hanno scosso Barletta, Manfredonia e altre zone della regione.

L’Ente nazionale protezione animali, nel suo ultimo bollettino, ha registrato numeri che danno la misura della situazione: 2.550 cani recuperati tra vaganti e ceduti, di cui 753 senza microchip, 175 sequestrati per maltrattamenti, e 3.750 gatti soccorsi, compresi 1.750 cuccioli. Dati che impressionano, ma che raccontano solo la parte «visibile» del fenomeno. Perché troppe storie rimangono nell’ombra: animali che nessuno trova, nessuno segnala, nessuno può salvare. Tra gli episodi più recenti spicca, ieri, il ritrovamento di una cucciolata di cinque meticci appena nati a San Nicandro Garganico mentre nei giorni scorsi furono rinvenuti sette cuccioli a San Marco in Lamis e altri 4 a Foggia, nella borgata Arpinova.

«L’abbandono dei cani - commenta Giuseppe Ravanelli , direttore di Enpa Puglia - è un fenomeno sempre più allarmante nella nostra regione. Molti credono che il problema riguardi soltanto gli animali trovati per strada, ma una delle cause principali è l’abbandono domestico: famiglie che adottano un cane con entusiasmo iniziale e poi, quando subentrano impegni o difficoltà, decidono di liberarsene. La vera emergenza, oltre alla mancanza di responsabilità, è l’assenza di una cultura diffusa sulla sterilizzazione».

«Senza un serio programma di prevenzione - prosegue - vedremo ancora cucciolate indesiderate che finiscono nei cartoni per strada. Serve un impegno collettivo: istituzioni, veterinari, associazioni e cittadini devono collaborare per promuovere la sterilizzazione, sensibilizzare all’adozione consapevole e contrastare ogni forma di abbandono. Un animale non è un oggetto né un passatempo temporaneo: è un impegno, una vita che dipende da noi».

Qualche settimana fa, invece, a Barletta, i volontari dell’Enpa locale recuperarono dieci animali distribuiti in sette casi distinti: sette cuccioli lasciati in una bagnarola a San Ferdinando, un cane anziano e cieco abbandonato nel nulla, un cane di grossa taglia agonizzante ai bordi di una strada, un gattino investito in via Trani, un altro gravemente ipovedente in via Santa Lucia.

«Gli abbandoni non sono più emergenze occasionali. Sono una costante», denuncia Annarita Di Staso dell’Enpa di Barletta. «Il 90% dei cani che recuperiamo è padronale. Senza censimenti seri, senza sterilizzazioni accessibili, sarà impossibile fermare questa emorragia».

Vite appena iniziate e già interrotte dal gesto più crudele: quello di chi le ha lasciate senza madre, senza protezione, senza futuro. E sono solo i casi finiti nelle cronache. Perché, come ribadiscono i volontari, una parte della realtà non arriva mai agli occhi dell’opinione pubblica: animali dispersi in campagne isolate, lasciati lungo strade secondarie, nascosti in scatole o sacchi che nessuno troverà. È un racconto che pesa soprattutto quando riguarda gli animali più fragili: anziani, malati, traumatizzati».

Il recente aggiornamento del Codice penale ha introdotto pene più severe per chi maltratta o abbandona animali: fino a tre anni di carcere per l’uccisione, aggravanti specifiche per gli abbandoni su strada, sanzioni più alte e divieto di detenzione alla catena.

Una svolta attesa, che però, avvertono le associazioni, sarà efficace solo se applicata con rigore. Con lo slogan «Non buttarlo via. Non è un rifiuto», Enpa continua la sua campagna nazionale contro l’abbandono: un invito diretto, quasi brutale, nella speranza che colpisca chi ancora considera un animale come un oggetto da lasciare quando diventa scomodo.

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