Domenica 07 Settembre 2025 | 05:54

Puglia, banchetti nelle strade e in Consiglio torna il Tfm

 
Alessandra Colucci

Reporter:

Alessandra Colucci

Puglia, banchetti nelle strade e in Consiglio torna il Tfm

Martedì la Regione «recupera» il referendum con l’indennità di fine mandato

Domenica 21 Luglio 2024, 09:32

BARI - La richiesta alla Corte costituzionale dei referendum con cui chiedere l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata occuperà i primi due punti all’ordine del giorno del Consiglio regionale, in programma martedì 23. La Puglia è rimasta l’ultima regione a non aver ancora completato l’iter procedurale (che deve concludersi entro fine mese), mentre gli altri quattro Consigli regionali coinvolti (ovvero quelli di Campania, Emilia-Romagna, Sardegna e Toscana) sono già pronti.

Ha lasciato tracce, nel frattempo, la scivolata presa dalla Puglia con la bocciatura, mercoledì scorso, in VII commissione Riforme istituzionali, della proposta di indire il referendum, quando non era stato raggiunto il quorum fissato a 8 sì (tre quarti degli 11 presenti) e la votazione si era conclusa con 6 favorevoli e 5 contrari. Ma, accantonata questa, c’è n’è un ‘altra di polemica che rischia di montare. Sempre martedì, infatti, è incardinata nell’odg dell’Aula la proposta di legge sul Trattamento di fine mandato dei consiglieri. Caracciolo, Tupputi, La Notte e Tammacco, insomma, ci riprovano a mettere in sicurezza l’indennità di fine legislatura proprio nei giorni in cui tutte le opposizioni, a livello nazionale e locale, sono impegnate a tenere i banchetti nelle piazze per raccogliere le firme sul referendum. Una coincidenza che non passa inosservata agli occhi dei vendoliani: «Tutte le Regioni si adoperano, la Puglia vorrebbe, ma non ci riesce. Il sapore di una battaglia entusiasmante - attacca il segretario regionale di SI, Mino Di Lernia - diventa amaro se la nostra Regione non riesce ad approvare in Commissione Riforme Istituzionali, la deliberazione a sostegno del referendum abrogativo da portare in Consiglio Regionale. Mentre invece non manca la solerzia dei consiglieri di promuovere la reintroduzione del Trattamento di Fine Mandato. Stride la disparità di trattamento adottata dalla maggioranza, tra un provvedimento con interesse pubblico ovvero la deliberazione per la richiesta del referendum abrogativo della Legge Calderoli e la rapidità d’azione nel far rientrare dalla finestra un provvedimento che riguarda i soli consiglieri, prossimi alla fine del mandato».

Resta da capire come si evolveranno i lavori in via Gentile. Ovvero, per esempio, se verrà chiesta un’anticipazione del 13esimo punto dell’odg dedicato al Tfm. La soluzione, per uscire dall’impasse, potrebbe prevedere l’azzeramento della retroattività per i mandati precedenti, riducendo le liquidazioni esclusivamente alla legislatura in corso, con un evidente abbattimento delle spese che potrebbe contribuire a stemperare critiche e contestazioni, facilitando il percorso del provvedimento.

In una prima stesura della proposta, infatti, l’assegno garantirebbe agli eletti della IX legislatura (dal 2013 al 2015), a quelli della X (2015-2020) e a quelli dell’attuale di godere di una liquidazione che, complessivamente, costerebbe alle casse pugliesi circa 4,3 milioni.

Le segreterie nazionali di Pd e M5S hanno mostrato più di una perplessità in merito alla vicenda così come hanno fatto Confindustria Puglia e Cgil. Esattamente un anno fa, nel luglio 2023, quando il percorso della proposta era stato sbarrato dopo le tante polemiche, era stato lo stesso governatore Michele Emiliano a chiedere uno stop ai consiglieri, con una lunga lettera nella quale aveva sostanzialmente chiesto loro di spiegare le proprie ragioni: «Provate a spiegare e a chiarire a chi ve lo chiede – aveva scritto - perché avete proposto il disegno di legge e di ripensare di approvarlo solo quando sarete sicuri di essere stati compresi”. Resta dunque da capire se ci sarà una richiesta di anticipazione o se, al contrario, la discussione slitterà al 30 luglio.

Possibile che anche altri due punti all’ordine del giorno vengano esaminati nella seduta di martedì e cioé il terzo, dedicato alla discussione sull’accordo per i fondi di Sviluppo e coesione 2021/2027 e il punto numero 16, relativo alle nomine dei membri del Corecom, presidente incluso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)