«Non torno a fare il magistrato, anche per non mettere in imbarazzo tutti quanti, sarei una specie di orso al luna park». Lo ha detto il presidente uscente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a Un giorno da Pecora. Parlando del suo futuro ha spiegato: «Io tutta quest’ansia di ricominciare a lavorare non ce l’ho. Nel momento in cui scade il mandato, in teoria io dovrei rientrare nei ruoli della magistratura: solo che sono l’unico magistrato al quale non si applica il nuovo sistema che non consente a chi fa politica di continuare a fare il magistrato». «Io - ha poi aggiunto - dovrei tornare a fare il magistrato e penso che questo sacrificio cercherò di evitarlo».
Quanto alla possibilità che il neo governatore eletto, Antonio Decaro, possa offrirgli un posto da assessore nella nuova giunta che formerà, Emiliano ha risposto: «Se lui ha bisogno di me, come sempre accaduto in questi 20 anni, io ci sono sempre».
Quando avverrà la successione con il nuovo presidente della Puglia? «Ho l’impressione che Antonio Decaro voglia sbrigare una serie di questioni anche in Europa (è presidente della commissione Ambiente, ndr). Tra le due amministrazioni c'è una continuità politica quindi lui tutta questa fretta non ce l’ha, così come non ce l’ha la corte d’Appello. E poi si fidano e mi hanno lasciato le chiavi dell’amministrazione per qualche tempo».
Sui tempi per la successione, Emiliano ha spiegato che spera avvenga «prima del 2026 ma - ha ammesso - non lo so».
Conte o Schlein? «Schlein, non perché Conte non mi stia simpatico» ha continuato il presidente uscente. Quando il conduttore gli ha fatto notare che Conte è pugliese, Emiliano ha precisato che «la Schlein è diventata pugliese: con le vittorie che riportiamo qui ormai lei dice di essere pugliese». «Lei - ha aggiunto - è emiliana. Un tempo, quando si parlava della sinistra, si parlava dell’Emilia Romagna come esempio di vittorie continue. Adesso si parla della Puglia». "Quindi - ha concluso - anche la Schlein sta cercando, come tanti, un parente pugliese da esibire al più presto».
















