Domenica 07 Settembre 2025 | 16:26

Regione Puglia, al Pd nazionale non va giù il «rimpastino»

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Regione Puglia, al Pd nazionale non va giù il «rimpastino»

Boccia media tra Emiliano ed Schlein. Stea: i voti li prendiamo noi, non lei

Venerdì 19 Aprile 2024, 10:24

Il Nazareno chiede un «cambio radicale» nella giunta della Regione Puglia, dopo le inchieste su malaffare e voto di scambio che hanno colpito nelle scorse settimane alcuni esponenti del centrosinistra. L’aggettivo «radicale» dovrà passare da una formula numerica per l’esecutivo che Michele Emiliano ha annunciato di voler rigenerare, mostrando le difficoltà oggettive che ostacolano l’ipotesi «azzeramento». Ieri il governatore, secondo alcune indiscrezioni, ha «audito» singoli consiglieri in vista del percorso da completare.

Nell’incontro di martedì con le forze della maggioranza il presidente pugliese aveva prefigurato uno scenario nel quale sostituire la dimissionaria dem Anita Maurodinoia (indagata insieme al marito Sandrino Cataldo), ma anche i due assessori tecnici Rocco Palese (ex parlamentare berlusconiano) e Anna Grazia Maraschio (indicata da Nichi Vendola, anche se la lista della sinistra non ha preso seggi in Consiglio). L’assessorato abbandonato dalla grillina Rosa Barone potrebbe rimanere appannaggio del governatore ad interim, in attesa di un ritorno nel perimetro del centrosinistra dei contiani.

Per rendere più marcato il cambiamento (facendo salire il numero dei possibili avvicendamenti, fermo per ora a quattro) qualcuno ipotizza che si possa intervenire sugli assessorati di Gianni Stea (Popolari per Emiliano) e Gianfranco Lopane (Con). L’assessore di Adelfia però ha spiegato alla «Gazzetta» di essere «sereno e di partecipare a evento a San Giorgio ionico in sostituzione del governatore Emiliano». La tesi di Stea è questa: «Ho ben operato, in Regione ci sono quasi mille nuovi assunti. Che addebiti mi possono essere fatti?». Il gruppo dei Popolari però si è assottigliato nell’assemblea: «Non sono un singolo consigliere - attacca Stea - ma sono stato un costruttore della coalizione dei pugliesi, il mio simbolo ha portato migliaia di voti. La Schlein vuole un azzeramento? Ma mica ha preso lei i voti alle ultime regionali. Senza di noi questa alleanza non sta in piedi». L’assessore è stato anche corteggiato nelle ultime settimane da forze centriste: «Mi ha chiamato Clemente Mastella. Sua moglie Sandra Lonardo è candidata con Italia Viva e +Europa, ma preferisco saltare un giro e pensare alla prossima lista per le regionali». Su Lopane, intanto, c’è il pieno appoggio di Con, con Michele Boccardi, posizione che al momento sembrerebbe condivisa da Emiliano.

Da Roma, intanto, il capogruppo dem al Senato Francesco Boccia, nonché componente della segreteria nazionale, è tornato a puntualizzare le richieste a Emiliano: «Elly Schlein si è battuta per cambiare il Pd in un congresso molto chiaro ed è conseguente. È un processo in corso: devono saperlo tutti i gruppi dirigenti locali che pensano di poter ovviare ad alcuni principi. E questo vale dalle Alpi a Lampedusa, vale per tutti i 4.500 circoli italiani e a maggior ragione vale per la Puglia». Le inchieste e il malcostume devono essere combattuti con decisione, per il Nazareno: «Non si fanno sconti a nessuno, lo sanno tutti i nostri amministratori. Michele Emiliano - ha aggiunto l’ex ministro - si è immediatamente messo a disposizione della segretaria, che è andata fisicamente a Bari a difendere vent'anni di cambiamenti che sono sotto gli occhi di tutti e a dire che con lei chi sbaglia paga e non c'è spazio per i trasformismi». E ha chiarito ancora: «Emiliano sa benissimo che cosa ha chiesto la segretaria Schlein e io penso che sarà conseguente». Tutto ruota intorno alla dicotomia «rimpastino» o «azzeramento»: «La segretaria ha chiesto un cambio radicale e così sarà. Sono sicuro che Emiliano darà una risposta all'altezza della sfida». «Noi - ha concluso - non indichiamo i nomi degli assessori, ma fissiamo i principi. Mi pare che tre consiglieri regionali non siano più nel partito mentre membri del governo e amministratori della destra indagati o condannati sono ancora al loro posto».

Intanto sulle tempeste giudiziarie pugliesi è tornato Maurizio Gasparri, capogruppo azzurro a Palazzo Madama: «La trasparenza della politica deve essere una priorità per tutti. Emiliano e Decaro devono uscire di scena, tra i tanti fatti negativi quello del Pd pugliese è certamente il più grave».

Su RadioDue, la Puglia è ormai un cult nello show di Rosario Fiorello. Questo un passaggio della sua ultima trasmissione tra Sicilia e Tacco d’Italia: «È stato sospeso per corruzione il vicepresidente della regione Sammartino - prosegue Fiorello - questa è la sua difesa: la Puglia ci stava rubando la visibilità. La Lega si è giocata il jolly con Sammartino. A Sammartino lo chiamano ‘il signore delle tessere’. La cosa curiosa è che lo zio di Sammartino è ispettore a Bari ed è stato inviato a Bari per controllare i casi di presunta corruzione. L’hanno richiamato ‘Forse è meglio che torni a casa’».

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