Sabato 06 Settembre 2025 | 15:14

Puglia, la Regione e i ritardi nei controlli sulle Rsa

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Puglia, la Regione e i ritardi nei controlli sulle Rsa

I gestori: «Un tavolo per rifare le regole»

Sabato 09 Settembre 2023, 13:31

BARI - Il dipartimento Salute della Regione sta continuando a rilasciare provvedimenti di autorizzazione e accreditamento definitivo delle Rsa, in particolare del Barese. Sono circa una trentina le determine pubblicate da agosto a oggi: per quasi tutte le strutture sono emerse difformità non sostanziali, relative al personale, che dovranno essere sanate entro 30 giorni e comunque prima della firma dei contratti con le Asl.

Le verifiche sulle strutture private per anziani e disabili, che dovevano concludersi entro agosto, sono state prorogate al 30 ottobre: in quasi cinque anni (dall’emanazione del regolamento di riordino) i Dipartimenti di prevenzione delle Asl non sono infatti riusciti a portare a termine le attività, anche se alcuni (Bari e Bat) sono molto più avanti di altri. Tra le autorizzazioni definitive rilasciate c’è anche quella per l’ex Don Uva di Bisceglie, l’ex ortofrenico (tecnicamente classificato come Rsa, la più grande della Puglia) su cui le attività sono state portate a termine a tempo di record: la struttura ha superato le verifiche propedeutiche alla riclassificazione dei posti letto, particolarmente stringenti, ma dovrà adeguare la dotazione di personale e dovrà sostituire tutti i medici che hanno superato i 70 anni di età. Prescrizioni simili sono state impartite a diverse altre strutture.

Il rispetto dei requisiti di accreditamento non è un adempimento burocratico, ma serve a garantire la qualità dell’assistenza: sia sul fronte strutturale, sia sul fronte delle dotazioni minime di personale che deve essere presente in base alle necessità dei pazienti. I gestori lamentano però la difficoltà a reperire abbastanza infermieri, perché le infornate fatte dalle Asl a seguito dell’emergenza covid hanno sguarnito le Rsa a favore degli ospedali pubblici. D’altro canto, però, molte strutture continuano ad utilizzare come responsabili sanitari medici ultrasettantenni, in violazione della legge.

Giovedì l’assessore Rocco Palese e il capo dipartimento Vito Montanaro hanno incontrato i direttori dei dipartimenti di Prevenzione delle Asl e i rappresentanti di categoria delle strutture private per fare il punto della situazione. Nei prossimi giorni sarà pronto il nuovo quadro delle verifiche e delle autorizzazioni, così da aggiornare le tabelle di settembre 2022 che - oltre a fare emergere il 78% di irregolarità nei controlli fin lì effettuati - ha reso plastici i ritardi delle procedure. Ci sarà un tavolo permanente con gli operatori per rivedere i requisiti di accreditamento alla luce delle criticità segnalate dai gestori, in particolare sulle dotazioni di personale da parametrare non ai posti letto autorizzati ma a quelli effettivamente occupati.
«Attendiamo - dice Antonio Perruggini, presidente dell’associazione di categoria Welfare a Levante - la delibera di giunta annunciata dall’assessore per l’istituzione del tavolo tecnico. Ci aspettiamo che nel prossimo incontro del 12 ottobre la Regione ci sottoponga proposte per la soluzione dei problemi che abbiamo illustrato, perché certamente dai dati emergerà come l’80% delle strutture è impossibilitata ad attuare le prescrizioni dei regolamenti».

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