Melfi - Nel giorno in cui Stellantis conquista il vertice delle vendite globali europee nel primo trimestre dell’anno, è il Governo italiano a richiamare la casa automobilistica agli impegni presi. Ad evidenziarlo è il ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti rispondendo, durante il question time alla Camera, ad una interrogazione della deputata Sara Moretto, capogruppo di Italia Viva in Commissione Attività produttive alla Camera, che aveva espresso timori sul destino della fabbrica di San Nicola di Melfi e sui suoi 7mila e 200 lavoratori.
«Il governo intende richiamare il gruppo Stellantis in qualche modo agli impegni assunti» sottolinea il ministro, ricordando che nel corso del 2020 venne concessa la garanzia di Sace per una copertura dell’80 per cento del finanziamento richiesto dal gruppo Fca. In particolare, tra gli impegni previsti da quella garanzia vi era il proseguimento dei progetti industriali annunciati nel dicembre 2019, l’avvio di investimenti ulteriori per 200 milioni, l’impegno a non delocalizzare la produzione di modelli di veicolo ed il raggiungimento della piena occupazione entro il 2023.
«Nella direzione di un monitoraggio costante del settore rappresento che il 22 aprile abbiamo avuto un incontro di controllo della situazione delle produzioni Iveco - aggiunge il ministro - Considero questo il primo di una serie di successivi incontri del tavolo permanente dell’automotive, settore strategico e su cui l’Italia vanta una leadership tecnologica ed una presenza industriale di tutto rispetto». Soffermandosi sul potenziamento infrastrutturale del sito di Melfi il rappresentante del Governo Draghi precisa, poi, come il Ministero delle infrastrutture abbia sottolineato «che lo stabilimento è direttamente raccordato alla rete ferroviaria italiana sin dal 1995».
«Gli interventi infrastrutturali previsti dal contratto di programma tra Ministero della Mobilità sostenibile e Rete ferroviaria italiana consentiranno la possibilità di garantire lungo il corridoio merci relativi e terminali il passaggio, la formazione e la sosta di treni lunghissimi oltre a 750 metri» conclude il ministro Giorgetti sul movimento merci. Parole, dunque, che confermano l’attenzione del Governo nazionale sulla vicenda Stellantis.
«Vorremmo che il richiamo a Stellantis annunciato dal ministro Giorgetti fosse in qualche modo ufficiale e visibile ai tanti lavoratori, diretti e dell’indotto. E che ai tavoli con la filiera che il ministero ha in programma, si parlasse davvero fino in fondo delle scelte strategiche per il settore dell’automotive» sottolinea la deputata di Iv nella replica al question time. «Italia Viva non cede di un passo sulla questione Stellantis e sulla tenuta dell’intero sito industriale di San Nicola di Melfi, su cui continuerà a vigilare» sottolinea, invece, il vice presidente del Consiglio regionale lucano, Mario Polese.
Intanto, a Melfi è ufficiale che per l’intero mese di maggio andranno in cassa integrazione i lavoratori del turno di notte. Ad annunciarlo la stessa azienda che lo ha comunicato ai sindacati. «La richiesta di cassa integrazione a maggio per dieci giorni per il terzo turno della linea di produzione delle Jeep Renegade e delle Fiat 500X - precisano fonti dell’azienda - è legata al permanere dell'incertezza dei mercati internazionali, che continuano a essere condizionati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, e dalle ricadute che la pandemia sta provocando sul sistema globale delle forniture di componenti di vario tipo ed in particolar modo dei semiconduttori. L’evoluzione della situazione, considerata l’incertezza della stessa, è monitorata quotidianamente a livello di stabilimento».