Domenica 07 Settembre 2025 | 19:04

«La Madonna nera segno di speranza anche per i giovani»: Viggiano si prepara alla discesa dell'effige

 
ANTONELLA INCISO

Reporter:

ANTONELLA INCISO

«La Madonna nera segno di speranza anche per i giovani»: Viggiano si prepara alla discesa dell'effige

Le parole di Mons. Carbonaro per la Regina e Patrona della Basilicata

Domenica 07 Settembre 2025, 15:06

«La Madonna Nera di Viggiano continua a rappresentare per noi un segno luminoso di speranza, di consolazione e di comunione. Ritrovarci insieme al cardinale Zuppi e ai vescovi della nostra regione è un invito a guardare in alto, verso il cielo della nostra fede, senza mai dimenticare le realtà concrete della nostra terra: i giovani che cercano lavoro e futuro, le famiglie che hanno bisogno di servizi essenziali e di qualità, i piccoli paesi che lottano contro lo spopolamento e la marginalizzazione. Occorre un impegno serio, condiviso e duraturo, che coinvolga tutti – istituzioni, comunità, cittadini – per il bene comune e per la costruzione di una società più giusta, solidale e sostenibile». È in un anelito corale che guarda alla Vergine celeste il richiamo che l’arcivescovo di Potenza, Marsiconuovo e Muro lucano, Davide Carbonaro, lancia in vista delle celebrazioni della Madonna di Viggiano.

A poche ora dalla discesa dal monte della sacra effige della Vergine nera, Regina e Patrona della Basilicata, con migliaia di pellegrini attesi da tutto il Mezzogiorno, il presule ricorda i problemi che affliggono la terra lucana e le sue genti ma anche le questioni nazionali ed internazionali, invitando a guardare all’esempio della Madre celeste. «Alla scuola di Maria impariamo l’accoglienza, la pazienza e la pace. In questi giorni di festa, preghiamo affinché cessino le guerre, si custodisca la dignità di ogni persona, e le nostre comunità diventino case aperte, capaci di accogliere chi è fragile, di integrare chi è in difficoltà, di accompagnare chi cerca sostegno e speranza» sottolinea Carbonaro intrecciando la fede e la tradizione con i temi del lavoro, dello spopolamento, della pace. Sulla strada di quella devozione antica, scandita da riti che affondano le radici nel passato, le celebrazioni per la Madonna nera si incrociano con le vie dell’oggi, con gli orizzonti del presente e del futuro. In particolare, in una piccola regione che fa i conti con l’inverno demografico, lo spopolamento e la contrazione dei servizi.

«La festa della Madonna Nera non è solo un momento di devozione, ma un’occasione per riflettere sul nostro impegno verso la comunità e verso la nostra terra. È un richiamo a non dimenticare le sfide quotidiane che affrontiamo, ma anche a riconoscere la bellezza e la forza che risiedono nel popolo lucano» conclude l’arcivescovo, invitando alla riflessione ma soprattutto all’impegno. Un impegno che sembra divenire ancora più forte nel giorno dell’affidamento del popolo lucano alla Vergine Maria, a quella Madre celeste a cui si consegnano pensieri, richieste, dolori e speranze in una invocazione collettiva che si alza verso il Cielo. In cammino a piedi, in alcuni casi scalzi, avvolti nel silenzio ed in preghiera, sin dalle prime luci dell’alba in migliaia accompagneranno la Vergine nella discesa dal monte dove la sacra effige è custodita durante l’estate sino alla piazza del paese, dove si terrà la celebrazione eucaristica officiata dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, in un percorso che incarna i valori più profondi ed il senso di identità di un intero popolo. «La Madonna nera di Viggiano è nel cuore di tutti i lucani. È un simbolo che unisce la nostra terra, le nostre famiglie e le nostre comunità nel segno della fede e delle radici condivise. La sua festa va oltre l’appuntamento religioso. È un momento in cui la Basilicata riscopre la propria identità e la propria coesione» commenta il governatore Vito Bardi, ricordando il legame dei lucani con la loro Madre celeste.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)