Quest’anno il Carnevale cellamarese rimane in «Botticella». Nessuna manifestazione pubblica, ovviamente, causa pandemia in atto, e nemmeno alcuna iniziativa a distanza o via web.
«Naturalmente - spiega il sindaco Gianluca Vurchio - non ci sono le condizioni sanitarie per poter pensare a una seppur minima manifestazione pubblica in occasione del Carnevale che, proprio per definizione, è momento di massima aggregazione sociale, festa e divertimento. Né sono state prese iniziative social, almeno da parte dell’amministrazione. Spero che sia l’ultimo Carnevale celebrato in questa maniera innaturale».
Carnevale che proprio negli ultimi anni aveva ripreso vigore nella tradizione cellamarese, soprattutto riscoprendo e rivalorizzando una maschera tipica del luogo: «Botticella». Un personaggio carnascialesco abbastanza giovane, «nato» nel 1985 per intuizione del «Club Culturale Libertas» (oggi «Polisportiva Libertas Cellamare Asd»). Nella sua rappresentazione racchiude la caratteristica più importante e redditizia riveniente dall’attività agricola, prevalente del luogo, che è quella della coltivazione dell’uva.
La «Botticella», quindi, rappresenta l’attimo di abbandono dell’uomo che, in un giorno particolare, si immerge nella botte, sinonimo di pienezza, di felicità, di allegria, per dimenticare, anche per un solo momento, le amarezze, le delusioni, le difficoltà quotidiane. Tutto rinviato, si spera, al prossimo anno.

L'esilarante maschera di Carnevale dà appuntamento al prossimo anno
Martedì 16 Febbraio 2021, 12:30