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Novoli: un immobile per accogliere famiglie in fuga dalla guerra. A Lecce il protocollo d'intesa con la Caritas e la Asl

 
Redazione online

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Il Teatro Comunale di Novoli con i colori della bandiera ucraina

Il Teatro Comunale con i colori della bandiera ucraina

Il sindaco: «Solidarietà espressa anche con la bandiera ucraina sul Municipio ed i suoi colori che illuminano il Teatro Comunale»

Sabato 05 Marzo 2022, 18:12

18:47

NOVOLI (LECCE) - Tanta solidarietà anche nel Salento per i profughi ucraini: il Comune di Novoli mette a disposizione un immobile per accogliere famiglie in fuga dalla guerra.

«Crediamo da sempre nel dialogo, nell’aiuto reciproco e nella solidarietà, ed è per questo - spiega il sindaco Marco De Luca - che non possiamo rimanere fermi davanti a tanta violenza. Sin dalle prime ore dall’avvio del conflitto, il Comune di Novoli ha espresso la sua solidarietà all’Ucraina e alle sue genti, facendo sventolare la bandiera ucraina sulla facciata del nostro palazzo comunale e illuminando dei suoi colori il Teatro Comunale».

«Ora - conclude il primo cittadino - ai gesti simbolici vogliamo aggiungere la concretezza di un immobile comunale che accoglierà ucraini in fuga. Sono orgoglioso come primo cittadino di rappresentare una comunità accogliente e sensibile davanti a questa emergenza». Inoltre, imprenditori novolesi e associazioni onlus hanno già espresso al sindaco la loro volontà di essere al fianco del Comune in questa azione di solidarietà.

PROTOCOLLO D'INTESA PER L'ACCOGLIENZA - Lunedì 7 marzo alle 11,30 presso l’episcopio di Lecce, l’arcivescovo Michele Seccia, firmerà insieme a Rodolfo Rollo, direttore generale dell’Asl salentina e con Luigino Sergio, amministratore unico di Sanità Service un protocollo di intesa per venire incontro alle necessità sanitarie utili al popolo ucraino bisognoso di auto che transiterà per il territorio salentino. Si provvederà a costituire un fondo finanziario da mettere a disposizione della Caritas guidata da don Nicola Macculi, proprio per gli interventi a beneficio dei profughi ucraini che giungeranno a breve dai luoghi di guerra. Il compito della Asl di Lecce, sempre secondo l’intesa tra i tre firmatari, sarà quello di accogliere e curare i pazienti di nazionalità ucraina che saranno indirizzati dalla Caritas di Lecce nelle strutture ospedaliere leccesi

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